Palermo: un 23enne è stato trovato senza vita in ospedale dopo essere stato accusato di aver ferito la fidanzata in un litigio, durante il quale si era provocato una lesione alla mano.
È stato trovato morto sul tetto del Policlinico “Paolo Giaccone” di Palermo, dove era stato ricoverato, un ragazzo di soli 23 anni accusato di avere aggredito con un coltello la sua fidanzata. Lo scorso fine settimana l’aveva ferita durante una lite avvenuta in casa, nel quartiere Noce del capoluogo siciliano. Si tratterebbe di suicidio: il giovane si sarebbe tolto la vita impiccandosi con delle lenzuola.
Il tragico ritrovamento del corpo è stato del tutto casuale. Per il 23enne, in seguito all’aggressione alla fidanzata, erano stati disposti gli arresti domiciliari nella giornata di domenica 31 ottobre. Essendosi ferito a una mano durante la lite, era stato portato in ospedale nel corso del pomeriggio per essere medicato nel reparto di chirurgica plastica della struttura.
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La fuga dalla stanza dell’ospedale e il ritrovamento del corpo
Qualche ora dopo il ricovero, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, il giovane era scappato dalla stanza in cui era stato sistemato. A notare la sua assenza era stato un infermiere del reparto, che aveva subito provveduto a informare il suo superiore. Immediatamente era stato allertato il 112.
Le forze dell’ordine accorse sul posto avevano così effettuato un primo sopralluogo, verificando che la stanza era ancora in ordine e che il giovane era riuscito a far perdere le sue tracce, evadendo di fatto dalla misura degli arresti domiciliari. La squadra mobile aveva subito fatto partire le ricerche.
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È solo nel corso della mattina di ieri, mercoledì 3 novembre, che il corpo senza vita del 23enne è stato scoperto per caso sul tetto del reparto di chirurgia plastica del Policlinico, luogo generalmente non frequentato da nessuno. A segnalarlo alla Polizia è stato il capo del reparto.