In memoria del Milite Ignoto oggi, a 100 anni dall’evento, ricordiamo la figura di Luigi Gasparotto: il ministro che promosse l’iniziativa.
Sono passati 100 anni dalla sepoltura del Milite Ignoto, in memoria dell’evento oggi raccontiamo la storia di Luigi Gasparotto, politico promotore dell’iniziativa.
Luigi Gasparotto è stato prima deputato del Regno d’Italia, ministro della Guerra e infine senatore della Repubblica, tra i fondatori del Partito Democratico del Lavoro. Una figura decisamente rivelante nel panorama della storia del Paese, oppositore del fascismo e promotore del Milite Ignoto.
Luigi Gasparotto nacque nel 1873 a Sacile, comune del Friuli-Venezia Giulia. Suo padre, Leopoldo Gasparotto, era un piccolo proprietario terriero garibaldino che gli trasmise gli ideali democratici e laici.
Dopo essersi trasferito a Milano, Luigi Gasparotto iniziò a lavorare come avvocato. Nel 1897 entrò nella più antica associazione radicale italiana, la Società democratica lombarda, e nella massoneria.
Nel 1913 venne eletto come deputato del Regno d’Italia nel collegio di Milano IV. Quando scoppiò la Prima guerra mondiale sostenne l’intervento da parte dell’Italia e nel 1915 fece domanda di arruolamento e combatté al fronte, ricevendo una medaglia di bronzo e tre d’argento, due croci di guerra al valor militare, l’ordine nazionale della Legion d’onore francese e una promozione come tenente nel 1917.
Dopo la guerra, Gasparotto fu tra i fondatori dell’Associazione nazionale combattenti, nel 1919. Nel 1921 divenne vicepresidente della Camera dei deputati e successivamente ministro della Guerra.
Inizialmente, Gasparotto non fu contrario al movimento fascista, vedendolo come una soluzione contro il Partito comunista dell’URSS ma, in seguito all’assassinio del politico Giacomo Matteotti – segretario del Partito Socialista Unitario – cambiò idea.
Luigi Gasparotto mostrò la sua contrarietà alla legge “fascistissima” del 1925 e l’anno successivo lasciò la sua carica di vicepresidente della Camera. Il politico si allontanò definitivamente dal regime fascista e divenne un esponente dell’antifascismo, finendo così con l’essere ricercato dai nazisti. Per questo motivo si trasferì in Svizzera, dove si impegnò in supporto ai partigiani.
Dal 1944 fu esponente del Partito democratico del lavoro, fino allo scioglimento di quest’ultimo, e nel 1948 ottenne la nomina di senatore di diritto. Gasparotto morì nel 1954 a Roccolo di Cantello, in provincia di Varese.
Fu Luigi Gasparotto a promuovere l’iter per la designazione della salma del Milite Ignoto, tramite il Ministero della Guerra. Così vennero decise le modalità dell’evento: fu creata una commissione apposita che avrebbe dovuto ricercare le spoglie in undici aree coinvolte dai principali campi di battaglia.
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