La società Meta, ex Facebook e co., annunciato martedì che sta chiudendo il suo sistema di riconoscimento facciale, che identifica automaticamente gli utenti in foto e video, dopo le crescenti preoccupazioni della società e degli utenti sull’uso di tale tecnologia. La società non esclude però che continuerà ad utilizzarla in altre tecnologie.
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“I regolatori sono ancora in procinto di fornire una serie chiara di regole d’uso“, ha scritto Jerome Pesenti, vicepresidente dell’intelligenza artificiale di Facebook. “In mezzo a questa incertezza in corso, riteniamo che sia appropriato limitare l’uso del riconoscimento facciale a una serie ristretta di casi”. Un portavoce di Facebook ha affermato che la rimozione sarà completata entro dicembre.
In generale infatti l’industria tecnologica negli ultimi anni infatti ha dovuto affrontare il problema sull’etica dell’utilizzo della tecnologia. I critici affermano che la tecnologia di riconoscimento facciale – che è popolare tra rivenditori, ospedali e altre aziende per motivi di sicurezza – potrebbe compromettere la privacy, colpire gruppi emarginati e normalizzare la sorveglianza intrusiva.
Una delle prime aziende nel settore informatico, l’International Business Machines Corporation (IBM), ha interrotto definitivamente le vendite di prodotti per il riconoscimento facciale. Inoltre le aziende Microsoft e Amazon hanno deciso di sospendere la vendita alla polizia di tecnologia di riconoscimento facciale.
La società, che la scorsa settimana si è ribattezzata “Meta Platforms e co.” (CLICCA QUI per avere gli ultimi aggiornamenti Twitter), ha affermato che più di un terzo degli utenti attivi giornalieri di Facebook ha optato per l’impostazione del riconoscimento facciale sul sito di social media e la modifica ora eliminerà i “modelli di riconoscimento facciale” di più di 1 miliardo di persone.
Adam Schwartz, avvocato senior presso la Electronic Frontier Foundation, ha affermato che sebbene l’azione di Facebook arrivi dopo le mosse di altre società tecnologiche, l’azione potrebbe segnare un momento importante per le lotte sulla privacy dopo che per troppo tempo gli utenti di Internet hanno subito abusi di dati personali per capriccio di Facebook.
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Facebook ha aggiunto che il suo strumento di testo alternativo automatico, che crea descrizioni di immagini per persone ipovedenti, non includerà più i nomi delle persone riconosciute nelle foto dopo la rimozione del riconoscimento facciale. La piattaforma però non ha escluso l’utilizzo della tecnologia di riconoscimento facciale in altri prodotti, affermando che lo considera ancora un “potente strumento” per la verifica dell’identità, ad esempio.