Marina Cicogna, è la contessa del Cinema ha dichiarato di avere come unico rimpianto quello di non essere mai riuscita a vedere il Papa dalla sua abitazione, riuscì a vedere l’elicottero bianco di Benedetto XVI che si alzava in volo.
La contessa venne nominata la donna più elegante del mondo e l’ambasciatrice del cinema italiano proprio per la sua attitudine ribelle chic, prima di tutti divenne un’icona per Gucci, fu proprio Bruce Weber a fotografarla nella Festa di Roma.
La contessa è la produttrice tra il 1968 e il 1973 dei film cult politici e provocatori dallo stampo dominante, i titoli come L’uomo del banco dei pegni e Belle de Jour, C’era una volta il West, Teorema, con Pasolini, Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto e La Classe Operaia va in paradiso.
La contessa è stata la prima grande donna produttrice, la quale ha immaginato prima di tutti il cinema italiano, non ha mai pensato a sé stessa come immagine, ma ha sempre cercato di fare le cose al meglio.
Quando vede le sue locandine pensa che in pochi anni ha firmato alcuni dei più bei film della storia italiana, questo la fa sentire fiera del suo lavoro proprio per aver scelto autori nuovi e registi pionieri del cinema.
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Marina Cicogna, la contessa che diede vita a nuovi autori e registe pioniere nel cinema internazionale
Le registe scoperte dalla contessa furono Wertmuller e Liliana Cavani, le quali hanno creato una nuova visione nel cinema internazionale, per la contessa sarebbe stato molto facile creare un film cult con Pasolini e Fellini, grazie al suo titolo nobiliare.
Da circa 30 anni è con la sua compagna Benedetta, le due si sono conosciute a teatro, Florinda aveva 50 anni e stava recitando in diversi teatri, il suo problema era quello dell’età che avanza e dell’insicurezza che si faceva strada dentro si sé.
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La donna cercava di rassicurare la produttrice dicendole che non era grave per lei la sua età, era diversa, libera e poteva permettersi ogni tanto di uscire fuori dai binari.
Benendetta entrò nella sua vita pian piano, con dolcezza e al tempo stesso con la sua libertà leggera e senza preoccupazioni, ecco come riuscì a fare breccia nel cuore della contessa e regista.