Il metano è uno di quei argomenti cruciali per il raggiungimento del taglio delle emissioni di CO2 entro il 2030. Ed è proprio dalla COP26 che arrivano le prime novità.
Gli Stati Uniti e l’Unione europea hanno annunciato delle importanti misure sul metano. Un intento congiunto che spiega come l’accelerazione dell’attenzione sul clima sia di fondamentale importanza.
È stato lo stesso Biden, durante la COP26, ad affermare che nelle misure a favore della riduzione delle emissioni, il taglio al metano “farà un’enorme differenza”. Unione europea e Stati Uniti lanciano così un ambizioso piano su scala mondiale per ridurre le emissioni di gas a effetto serra metano entro il 2030. L’annuncio è arrivato nella giornata odierna, da parte di Biden e della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.
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Come spiega la CNN, si chiama Global Methane Pledge è ambisce a tagliare le emissioni di metano del 30% rispetto ai livelli dello scorso anno. Sono più di 100 paesi che sulla carta parteciperanno al piano promosso dall’Ue e dagli Stati Uniti. In primo piano si tratta di un progetto che dovrà essere rispettato per frenare l’emissione di CO2 e il relativo cambiamento climatico. In concomitanza dell’annuncio di un ambizioso progetto per ridurre il disboscamento.
Il metano è un elemento molto influente nell’impatto sul clima perché, come spiega la BBC, una molecola di metano pesa molto di più dal punto di vista dell’inquinamento, quindi ha un effetto molto più grave nel rilascio di emissioni di CO2. “Non possiamo aspettare il 2050”, ha affermato la presidenti della Commissione europea Ursula von der Leyen. “Dobbiamo ridurre rapidamente le emissioni”.
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Rimane il fatto però, che paesi che non hanno Russia, Cina e India non hanno preso parte al progetto e, con pochi giri di parole, fanno parte del podio dei paesi più inquinanti del mondo. Se da una parte l’impegno sembra un buon punto di partenza, dall’altro la paure che si tratti di una misura senza obblighi particolari, preoccupa gli ambientalisti.