Carlotta con la sorella Susanna portano avanti il lavoro del padre Gigi ma hanno bisogno di qualcosa in particolare
Oggi ricorre il primo anniversario dalla scomparsa di Gigi Proietti e sarebbe stato anche il suo 81enimo compleanno. Carlotta e Susanna sono le figlie che dal grande mattatore romano hanno ereditato la passione per la recitazione ma che a dodici mesi di distanza dal triste evento devono anche fare i conti con la sua mancanza.
Un dolore ancora vivo e che non è solo personale. Come disse proprio Carlotta il giorno dopo, è di più persone, il suo pubblico, con l’affetto dimostrato in quei giorni dai più semplici estimatori ai più grandi colleghi. Qualche giorno fa in un’intervista a la Repubblica, Carlotta Proietti ha detto che il padre “non è facilmente riassumibile” e che quando si parla di lui in modo inevitabile sfuggono aspetti e “approfondimenti del suo infinito lavoro di decenni“.
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Carlotta Proietti ricorda il padre Gigi
L’eredità morale e caratteriale lasciata dal padre però non basta. Proprio per portare avanti la sua grande passione, il lavoro che nel corso degli anni Carlotta ha condiviso insieme alla sorella Susanna e al cugino Raffaele, “servirebbe pure una casa teatrale, uno spazio da gestire“.
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Continuando a parlare del padre ha detto che era una persona umile ma allo stesso momento “complessa e semplice“. Lo definisce “un artigiano” e prova a difendersi da tentativi di riduzione tipiche delle classificazioni. Infine la donna dice di non avere rimpianti: “Sono stata privilegiata, ho sempre avuto un rapporto amorevole, aperto. Soprattutto da quando l’ho affiancato nel lavoro”.