Fuorigioco semiautomatico, cos’è e quali sono le novità che la nuova tecnologia dovrebbe apportare al calcio
Il fuorigioco è una delle regola cardini del calcio e tra le più discusse (e polemizzate), tra tentativi di modifiche e riscrittura delle regole. Una grande novità ci sarà nel massimo campionato italiano.
A partire dal girone di ritorno in Serie A cominceranno i test che, è bene chiarirlo subito, non infuenzeranno il gioco perché tutto avverrà offline. L’obiettivo è concludere tutto entro il mondiale che si terrà tra un anno in Qatar e introdurre la novità nella competizione internazionale.
Ciò non va a superare il lavoro svolto dagli arbitri in sala Var, anzi: si tratta di un miglioramento, un esperimento che può migliorare e soprattutto rendere tutto più veloce per le decisoni da prendere.
Nei compiti del Var c’è la segnalazione di una posizione di fuorigioco in casa di gol, ma ciò avviene dopo lo svolgimento dell’azione, fermando il tempo per qualche minuto.
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Fuorigioco semiautomatico: cos’è
Il Var controlla l’azione varie volte, poi può farlo anche l’arbitro in campo. Analizza il replay un po’ come la moviola che siamo abituati a vedere in televisione da decenni.
La novità del fuorigioco semiautomatico è che le ‘linee’ del pallone, del penultimo difensore e dell’attaccante sono in tempo reale, riuscendo a vedere molto più velocemente la posizione regolare o meno.
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Insomma, come l’assistente dell’arbitro vede le posizioni in tempo reale, lp può fare anche la sperimentazione che comincerà a gennaio 2022, ma con occhi tecnologici che non dovrebbero lasciare spazio al naturale errore umano.