Una rapina finita male è la causa della morta di una 80enne: preso il responsabile che ora rischia anche l’accusa di omicidio
Uno scippo finito male. È morta così Annamaria Malangone, 80enne ex insegnante di Educazione fisica a Napoli. La donna qualche giorno fa stava camminando a Posillipo, quartiere collinare della città, quando è stata scippata in via Manzoni. Cadendo ha battuto la testa.
Il fatto è avvenuto in pieno giorno, alle 11.30 del mattino, quando stava rientrando a casa con la figlia dopo aver fatto la spesa. Improvvisamente c’è stato il tentativo di scippare la borsa e nella collutazione la donna ha battuto la testa sul marciapiede.
Dopo i soccorsi dei sanitari, chiamati dalla figlia, e la denuncia alla polizia che si è subito messa a caccia del delinquente, la donna è stata curata presso l’ospedale Fatebenefratelli (aveva riportato anche ferite al braccio e alla gamba) per poi fare ritorno a casa.
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Muore dopo rapina: preso il responsabile
Nei giorni a seguire, mentre riceveva la solidarietà di molti abitanti (era molto conosciuta nel quartiere per essere titolare di una palestra in via Boccaccio), avvertiva sempre dolori. Tra i vari ha avuto un malore più forte degli altri ed è morta. La donna era anche conosciuta per essere la vedova di Giuseppe Panada, scomparso anche lui in maniera tragica durante una traversata oltre trent’anni fa.
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Il corpo è stato sequestrato e sarà svolta l’autopsia. Intanto le forze dell’ordine sono riuscite a individuare lo scippatore (che era scappato senza neanche riuscire a prendere la borsa) ed è stato arrestato con l’accusa di rapina. La sua posizione però ora è al vaglio della magistratura perché nelle prossime ore il quadro accusatorio potrebbe cambiare e rischiare infatti di essere indagato anche per omicidio.