Verona, nel fiume Adige è stato trovato il corpo di Sachithra Nisansala Fernando Mahawaduge Dwendra, la donna che secondo gli investigatori ha ucciso le figlie di 3 e 11 anni nella casa di accoglienza.
Subito dopo si è data alla fuga, dopo diverse ore di ricerche il corpo della donna di 34 anni cingalese, è stato ritrovato nell’Adige vicino al Lazzaretto di Porto San Pancrazio, proprio a 300 metri sono stati rinvenuti i suoi effetti personali.
Secondo l’autopsia effettuata sulle due bambine, è stata confermata la morte per soffocamento meccanico violento, a quanto pare sembra che siano state uccise con un cuscino, nella stanza non è stato rinvenuto nulla fuori posto.
I medici legali continueranno ad indagare sul caso, mentre la PM Federica Ormanni ha già rilasciato il nulla osta per la sepoltura, il fascicolo per omicidio è stato aperto a carico di ignoti.
Nella mattinata di Martedì la madre aveva dichiarato ad un assistente sociale che le sue figlie erano malate, aveva richiesto una medicina per loro affinchè potesse lasciarle dormire, nella giornata dell’efferato omicidio la donna decise di non mandarle a scuola.
Il sindaco della città, Federico Sboarina ha dichiarato che la signora aveva dichiarato che le due figlie erano indisposte, aveva chiesto un farmaco contro l’influenza per loro.
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Verona, la madre aveva richiesto delle medicine antinfluenzali per le sue due bambine
Dopo un breve lasso di tempo, l’operatrice è entrata nella camera e ha visto le due bambine sul letto, sembrava che stessero dormendo, mentre la luce in bagno era accesa.
Purtroppo scoprirà che la mamma non c’è più e le due bambine erano prive di vita, la finestra del bagno era aperta, la madre è scappata da quella finestra. Secondo le denunce si è rilevato che i rapporti con il marito avevano allontanato la donna e le figlie dal nucleo famigliare.
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Le denunce per i maltrattamenti ai danni della moglie e delle figlie, erano state archiviate di recente, più volte la donna aveva dichiarato ai conoscenti che avrebbe fatto di tutto pur di non dare le figlie a suo marito.
Queste sono le sue parole: “Piuttosto che dare le bambine a mio marito le ammazzo e mi ammazzo”, lo affermò anche al termine dei colloqui con i medici i quali l’avevano esaminata più volte per stabilire la sua capacità di seguire e curare ed educare le due figlie.