Il vicesegretario alla Difesa Usa, Colin Khal, ha annunciato il pericolo di potenziali attentati da parte dei terroristi dell’Isis-K tra soli sei mesi. Ecco i dettagli delle informazioni raccolte dagli 007 americani.
L’ombra del terrorismo torna ad abbattersi negli Stati Uniti e in tutto l’Occidente: la nuova minaccia dopo il drammatico ritiro delle truppe americane dall’Afghanistan si chiama Isis-K, Stato Islamico della provincia del Khorasan, territorio al confine afghano con il Pakistan. Il gruppo è nato tra il 2014 e il 2015 da disertori e combattenti fondamentalisti che decisero di giurare fedeltà all’allora capo del sedicente Islamic State of Iraq and Siria, Abu Bakr al Baghdadi.
Adesso l’assenza dell’esercito americano nel territorio afghano avrebbe dato nuova linfa al ramo dell’organizzazione terroristica, che è nemica numero uno degli studenti del Corano appena tornati al potere. Secondo il Pentagono presto potrebbero essere pronti a sferrare nuovi attacchi su scala internazionale, anche contro gli Usa: a renderlo noto è stato il vicesegretario alla Difesa, Colin Kahl, davanti alla commissione per le forze armate del Senato americano.
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Usa, l’allarme del Pentagono sui potenziali attentati dell’Isis-K
L’allarme lanciato dall’alto funzionario del Pentagono è basato sulle recenti informazioni raccolte dall’intelligence. Ad oggi negli Stati Uniti il rischio di attentati rimane al livello più basso dall’11 settembre 2001, ma il quadro potrebbe presto cambiare: i miliziani dell’Isis-K avrebbero infatti l’intenzione di estendere le loro azioni oltre i confini dell’Afghanistan, con la possibilità di attaccare direttamente l’Occidente e in particolare gli Usa.
Secondo Colin Khal non ne avrebbero attualmente ancora la capacità, ma la situazione potrebbe cambiare drasticamente nel giro di 6-12 mesi. “Ne siamo abbastanza certi – ha avvertito – dobbiamo restare assolutamente vigili contro questa possibilità”. Secondo il vicesegretario alla Difesa la guerra come l’abbiamo conosciuta finora è finita ma la minaccia del terrorismo resta. Per questo motivo in Senato è stata sottolineata la necessità di evitare che i gruppi terroristici in Afghanistan riescano a svilupparsi senza alcun freno.
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Il ministro degli Esteri ad interim del nuovo governo talebano, Amir Khan Muttaqi, ha garantito che la minaccia Isis-K verrà affrontata e che il territorio non si trasformerà in una base per attacchi verso altri Paesi. A questo proposito Colin Khal si è però mostrato scettico: “La nostra valutazione è che i talebani e l’Isis-K sono nemici mortali quindi sono altamente motivati ad affrontarli. La loro capacità di farlo è però da determinare”. E lo stesso discorso varrebbe anche per al Qaeda, che secondo i report degli 007 potrebbe tornare ad avere la capacità di sferrare attacchi su scala internazionale tra 1-2 anni.
ISIS-K could generate capability to conduct external attacks, including against the U.S., in 6-12 months, Colin Kahl, Under Secretary of Defense for Policy, told the Senate Armed Services Committee on Tuesday. Kahl said it could take al Qaeda 1-2 years to regain that capability. pic.twitter.com/hFXBFvV6Af
— CBS News (@CBSNews) October 26, 2021