Tené Mane era stata affidata a una famiglia in accordo con i genitori naturali: dal 27 agosto si sono perse le tracce con la mamma biologica
Oggi sono esattamente due mesi che non si hanno notizie della piccola Tenè Mane, bambina di due anni scomparsa da Corato il 27 agosto, giorno che sarebbe dovuto tornare a casa della famiglia affidataria.
La bambina infatti non vive con i genitori biologici che comunque vedere regolarmente. Il giorno della scomparsa è stata vista con la madre naturale e sarebbe stata lei a rapirla ma questa è solo una delle ipotesi.
Il padre, Ibrahima, e la madre della piccola, Jacob, avevano deciso comunemente di darla in affido e la bambina aveva passato dei giorni con loro. Il 27 agosto avevano appuntamento a Bari con la famiglia che ora ospita Tenè come se fosse davvero la figlia ma a quell’appuntamento madre e figlia non ci sono mai andate.
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Tenè Mane, la traccia del movimento di denaro
Il padre della bambina nell’appello per ritrovarla, aveva detto che la mamma non è in grando di prendersene cura. Si era quindi pensato a un rapimento, pista non del tutto tramontata, ma ora si ipotizza anche che potrebbe essere successo qualcosa.
C’è un movimento bancario risalente proprio al giorno della scomparsa, poi più nulla. Si sta scavando anche nella vita di Jacob per capire se potesse avere qualche nemico e se qualcuno abbia voluto far del male a lei e alla figlia.
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Anche l’avvocato che sta seguendo il caso, Tiziana Tandoi, non ha escluso che possa essere successo qualcosa alle due. Quatela è il cognome della famiglia che l’ha presa in affidamento e subito, con il padre biologico, hanno lanciato appelli affinché la bambina tornasse a casa.