I cambiamenti climatici sono una realtà che nel nuovo rapporto delle Nazioni Unite viene descritta in modo allarmate e che denota la fragilità del nostro pianeta davanti a fenomeni sempre più catastrofici.
Per capire gli effetti dei cambiamenti climatici basterebbe vedere gli ultimi eventi globali catastrofici. Alcuni fi questi, sono stati in modo tangibile, l’effetto del riscaldamento globale: una realtà che le Nazioni Unite hanno messo su carta, in un report in vista della COP26.
Un report, quello dell’ONU, che spiega come molti paesi siano ancora indietro sui piani nazionali per ridurre le emissioni. Il rapporto Emissions Gap spiega che continuando così, gli sforzi dei paesi in questione saranno vani nel tentativo di mantenere la temperatura globale al di sotto di 1,5 ° C.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> Clima: il ghiaccio marino Artico ha raggiunto il suo minimo annuale
Il documento afferma che la Terra è indirizzata a raggiungere la disastrosa temperatura di 2,7° C – uno scenario che potrebbe compromettere ancor di più la stabilità climatica globale. Il rapporto si auspica che i piani di riduzione, raggiungeranno nel lungo periodo gli effetti sperati, contribuendo alla discesa delle temperature.
Il rapporto punta a comprendere l’applicazione dei piani nazionali, osservandone gli effetti. Tra pochi giorni arriverà il momento della COP26 a Glasgow, una conferenza che rappresenta da 12 anni un appuntamento di fondamentale importanza per discutere dei cambiamenti climatici. Il rapporto è “un altro fragoroso campanello d’allarme”, ha detto il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, come riporta la BBC.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> La lontra marina è un grande alleato contro il cambiamento climatico
120 paesi hanno presentato i piani, impegnandosi da qui al 2030 a ridurre le emissioni. Su questo versante, il documento, che conta più di 100 pagine, spiega anche che questi sforzi potrebbero, molto probabilmente, non essere sufficienti a fermare la salita delle temperature e a mantenere quella terrestre sotto la soglia di 1,5 ° C.
Il raggiungimento della soglia dei 2,7 ° rappresenterebbe, secondo il segretario generale delle Nazioni Unite, una “catastrofe climatica”. Guterres ha spiegato, come riporta la BBC che, dopotutto, gli impegni dell’Unione europea e quelli di altri 50 paesi, fanno ben sperare per il futuro. Una missione che richiede uno sforzo condiviso e globale che potrebbe definire anche il futuro dell’uomo sul pianeta.