Giappone, l’attività di un vulcano sottomarino ha riportato a galla relitti affondati durante una sanguinosa battaglia
In Italia siamo abituati che ancora oggi di tanto in tanto sentiamo una notizia di zone evacuate, anche per qualche ora sola, perché è stato ritrovato un ordigno bellicco degli eserciti che sulla penisola si diedero battaglia. In Giappone non ci sono solo bombe inesplose o resti ma navi intere (o quasi) targate Usa.
A riportare a galla i relitti non è stata l’attività di centinaia di sommozzatori ma quella del vulcano sottomarino Fukutoku-Okanoba che ha spinto le navi verso l’isola Iwo Jima che fa parte dell’arcipelago Ogasawara, a circa 1300 chilometri dalla capitale Tokyo.
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Si tratta proprio dell’isola dove si tenne una dura battaglia tra gli americani e i giapponesi come ha ricordato anche Clint Eastwood con il film Lettere da Iwo Jima. In Giappone ci sono 110 vulcani attivi e Iwo Jima è quello in più rapida evoluzione e secondo i geologi può crescere anche di ben 10 centimetri in un mese.
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Giappone, il vulcano ha fatto emergere anche un’isola
Che ci fossero dei relitti era risaputo ed erano anche state soprannominate “navi fantasma“. L’arpipelago Ogasawara è in attività di nuovo dallo scorso agosto ed è addirittura nata una nuova piccola isola, a forma di C, ma secondo gli esperti la terra emersa potrà essere coperta di nuovo dall’Acqua in poco tempo.
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A new volcanic islet has emerged along the Ogasawara island chain, which isn’t that rare. What’s rare is for sunken ships from WWII to emerge with it: https://t.co/VzATtO6iVf pic.twitter.com/ljLPFsSKKb
— Spoon & Tamago (@Johnny_suputama) October 18, 2021