Cosa sapere sulla saga dell’Agente 007, la storia vera dietro la finzione al cinema: le spie che hanno ispirato James Bond.
Dal pilotaggio di una Lotus subacquea al combattimento nello spazio con pistole laser, il James Bond che abbiamo visto nei film è un’invenzione dell’immaginazione di Hollywood. Ma c’è qualcosa che va al di là della leggenda e dell’immaginario collettivo. Un episodio rimasto mai del tutto chiarito.
Si dice che un agente segreto sia effettivamente emerso dall’oceano e si sia tolto la muta per rivelare uno smoking sotto. Il personaggio come era stato originariamente immaginato dall’autore Ian Fleming è molto più radicato nella realtà. In effetti, sebbene Bond non sia una vera figura storica, l’agente ha alcune ispirazioni del mondo reale.
—>>> Ti potrebbe interessare anche Kate Winslet e quel dramma simile al Titanic: è successo durante le riprese del film
Tutto risale allo stesso Fleming, a quanto pare. Prima di creare Bond nel 1953, Fleming è stato comandante dell’intelligence navale britannica durante la seconda guerra mondiale. L’autore era un assistente personale dell’ammiraglio John Godfrey, direttore della Naval Intelligence Division per il Regno Unito.
—>>> Ti potrebbe interessare anche James Bond Agente 007: grave lutto nella saga cinematografica
Davvero l’Agente 007 è esistito? Tra storia vera e finzione, ecco cosa sapere
Si dice che molti dei personaggi delle storie di Fleming siano basati sui suoi colleghi durante la guerra, incluso Godfrey, che è ampiamente ipotizzato essere stato l’ispirazione per il direttore dell’MI6 nella serie. Peraltro Godfrey non sembrerebbe aver visto di buon occhio questa cosa e l’avrebbe fatto presente allo scrittore. L’autore ha tratto influenza da importanti ornitologi e, naturalmente, da spie leggendarie di tutto il mondo. Andiamo con ordine.
Il Guardian riporta che Auric Goldfinger, ad esempio, è stato ispirato dal noto architetto ungherese Erno Goldfinger, che a quanto pare non piaceva a Fleming. Quando il vero Goldfinger – a quanto pare – ha scoperto di essere il cattivo nel romanzo di Fleming, l’architetto ha cercato di citare in giudizio l’editore del libro. Oggi, il canone di Bond si estende ben oltre la scrittura di Ian Fleming. Ma i personaggi che ha creato, incluso lo stesso Bond, hanno ancora alcune sorprendenti somiglianze con le super spie e gli investigatori del governo che Fleming incontrò durante il servizio militare.
Ma cosa c’entrano gli ornitologi con la saga di James Bond? Ecco la risposta che stavate cercando. Il vero James Bond non era una super spia. Non era nemmeno un impiegato statale. James Bond, o “Bond, James”, come lo troveresti nelle pile della tua biblioteca locale, era un ornitologo americano. Fleming avrebbe preso in prestito il nome direttamente dall’interessato.