Reddito di Cittadinanza, nella nuova legge di Bilancio prevista una stretta sui furbetti: le ipotesi al vaglio
Il Reddito di Cittadinanza è certamente uno dei provvedimenti più discussi negli ultimi anni della politica italiana.
Con Draghi al governo si era prospettato una drastica dimunuzione della misura e anche la sua abolizione. Nulla di tutto ciò ma delle importanti novità ci saranno nel 2022. In questi giorni l’esecutivo ha approvato approvato il Documento Programmatico di Bilancio che delinea quella che sarà la legge ex finanziaria.
C’è un capitolo dedicato al Reddito che subirà delle modifiche. Da più parti arrivano richieste per cambiarlo anche da quella politica che l’ha sempe sostenuto (è un cavallo di battaglia del Movimento 5 Stelle), in senso migliorativo.
Per il prossimo anno è previsto sicuramente il rifinanziamento e in alcuni casi anche l’aumento del compenso mensile, ma ci sarà anche una stretta sui controlli perché moltissimi sono i cittadini percettori che hanno usufruito senza averne diritto, in alcuni casi anche mafiosi e parenti.
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Reddito di Cittadinanza, cambiamenti per far trovare lavoro
Uno dei punti critici è che finora il RdC non ha mai aiutato davvero per persone a trovare lavoro. In tal senso avranno un ruolo le agenzie interinali che potrebbero sostiuire del tutto le figure dei navigator, mai davvero decollate.
Oggi funziona così: arrivano tre offerte di lavoro al disoccupato percettore (anche se in tanti casi nessuna ha mai ricevuto un’offerta); la prima offerta deve essere nel raggio di 100 km per chi riceve il beneficio da meno di un anno e il compenso di almeno 858 euro.
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Il raggio diventa di 250 chilometri in caso di seconda offerta e se si usufruisce del Reddito da più di un anno. Dove si vuole intervenire è proprio in questo punto: se si rifiuta la seconda oggerta ora arriva una terza, nel 2022 si comincerebbe a tagliare il compenso mensile.