Mercoledì 20 ottobre ha avuto luogo l’Operazione Tuono, ideata da Pappalardo -l’ex generale e fondatore dei Gilet Arancioni. L’Operazione, tuttavia, è stata un vero flop: solo poche persone si sono riunite in piazza San Giovanni per l’appuntamento.
Negli scorsi mesi Antonio Pappalardo – ex generale conosciuto per aver fondato i Gilet Arancioni e per le sue posizioni controverse – aveva annunciato sui suoi profili social l’Operazione Tuono, un’iniziativa programmata per il 20 ottobre.
Secondo i progetti di Pappalardo, la sua operazione avrebbe dovuto coinvolgere una vastità di cittadini – stanchi delle “falsità di una pandemia che si sono inventati” – con lo scopo di andare contro il governo di Draghi e far arrestare il Presidente della Repubblica Mattarella.
“Andiamo ad arrestare noi questi criminali” aveva infatti dichiarato Pappalardo in uno dei suoi video, esortando l’azione del popolo. Ieri, però, solo poche persone si sono presentate in piazza San Giovanni a Roma.
Pappalardo e l’Operazione Tuono: pochissimi partecipanti in piazza
L’ex generale Antonio Pappalardo – in congedo dal 2006 e privato dei suoi gradi dall’Arma dei Carabinieri per via del suo sostegno alle tesi complottiste e al movimento no vax tramite la fondazione dei suoi Gilet Arancioni – negli ultimi mesi aveva diffuso sui suoi social l’iniziativa Operazione Tuono.
La mattina di mercoledì 20 ottobre il fondatore dei Gilet Arancioni ha dato il via alla sua Operazione Tuono, girando per la città di Roma con il suo piccolo megafono. L’appuntamento era stato fissato da mesi alle ore 14.00 in piazza San Giovanni a Roma, con tanto di diretta sui social per avvisare i suoi seguaci dell’inizio dell’operazione.
“Il 20 ottobre chiudiamo i conti con questi signori”, aveva annunciato in precedenza il fondatore dei Gilet Arancioni, che aveva anche espresso il suo disdegno nei confronti della Cgil, per l’organizzazione da parte di quest’ultima di una grande manifestazione sempre in piazza San Giovanni contro gli estremisti di Forza Nuova sabato scorso.
“Se siamo quattro gatti, non possiamo fare niente” aveva spiegato Pappalardo ai suoi sostenitori ma, nonostante la premessa, l’iniziativa non è andata a buon fine: solo pochi partecipanti hanno preso parte all’operazione di Pappalardo.