Proteste Trieste, Stefano Puzzer: chi è il leader delle manifestazioni

Proteste Trieste, Stefano Puzzer è diventato il punto di riferimento dei lavoratori: ha il Green pass ma non lo usa per accedere a lavoro

Stefano Puzzer
Stefano Puzzer (foto Facebook)

Trieste ormai la si può designare come la capitale delle proteste Green pass. I portuali stanno portando avanti la manifestazione da giovedì scorso, il giorno precedente l’entrata in vigore dell’obbligatorietà del Green pass per accedere ai luoghi di lavoro. In questi giorni chi è salito alla ribalta delle cronache è Stefano Puzzer, considerato il leader della protesta.

Se all’interno del movimento possono esserci persone che non hanno il Green pass perché non vaccinate, Puzzer al contrario ha deciso di farlo e si è sottoposto al vaccino ed è in possesso del certificato della discordia che esibisce per accompagnare i figli all’asilo, ha detto, ma non per lavorare perché lo trova ingiusto.

Era vicepresidente del Coordinamento lavoratori portuali di Trieste portavoce ma domenica scorsa ha dato le dimissioni. La protesta la sta portando avanti in quanto portavoce del Comitato Lavoratori Portuali Triestini (Clpt) ma l’anima della manifestazione non riguarda solo il Green pass.

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Stefano Puzzer, il leader della protesta

Come spesso avviene nelle dimostranze a lunga durante l’anima della protesta si allarga e si mischia con altri principi. Non è difficile trovare in piazza chi rivendica anche l’indipendentismo di Trieste e che si rifanno al Trattato di Parigi stipulato dopo la guerra nel 1947, quello del Territorio Libero di Trieste.

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Lavoratore nel porto dal 1994, ha avuto in passato esperienze con il sindacato. Lavorava con la Trieste Marine Terminal che è sinonimo di battaglia vinta per lui. Su giornali locali si era parlato di vicenda strana che riguardava la manomissione di un test delle urine per farlo risultare positivo alla cocaina. C’è anche stata la condanna in primo grado a un funzionario accusato di favoreggiamento.

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