Caso di omicidio-suicidio, i vicini hanno dato l’allarme dopo le urla della donna: indagano i carabinieri
Si dovrebbe trattare di un caso di omicidio-suicidio quello avvenuto a Montesilvano, nel Pescarese. Le vittime sono marito e moglie, due 50enni romeni in Italia da quindici anni.
I corpi sono stati trovati nella cucina dell’appartamento dove vivevano e le indagini stanno provando a ricostruire l’esatta dinamica dei fatti e chi abbia agito per prima. La famiglia era composta anche dall’unico figlio della coppia, un bambino di dieci anni, assente al momento della tragedia perché a scuola.
A dare l’allarme sono stati i vicini, spaventati dalla urla provenienti dalla casa. Sul posto sono intervenuti Carabinieri, i Vigili del Fuoco e i medici 118 ma inutilmente perché erano entrambi già deceduti con presenze di tagli sul corpo.
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Caso di omicidio-suicidio, il figlio è in un posto sicuro
Secondo la testimonianza di un vicino, la mattina della tragedia l’uomo ha accompagnato il figlio a scuola. A rientro hanno sentita le urla e così è scattato l’allarme. Le autopsie chiariranno tutto e tra le ipotesi non si esclude che l’omicidio sia avvenuto per una scatto di ira, senza premeditazione. Quando chi ha ucciso si è reso conto del fatto, si sarebbe tolto la vita.
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Ottavio De Martinis, il sindaco di Montesilvano, ha detto che il bambino si trova in una località al sicuro, accudito da personale specializzato. Per il bambino “rimasto orfano faremo tutto il possibile, per tutelarlo e per supportarlo”, ha affermato.