Chi è Alberica Filo della Torre
La contessa Alberica Filo della Torre è nata a Roma il 2 aprile 1949 da sua madre che era una duchessa, e suo padre un contrammiraglio che ha combattuto in guerra e a bordo dei sottomarini italiani. La donna ha completato i suoi studi in collegio, e a diciott’anni Alberica entra in società. Durante una vacanza in montagna conosce il suo primo amore: il principe Alfonso de Liguoro.
La storia era però iniziata male a causa degli scontri con il padre che non voleva lui come marito di suo figlia a causa delle sue poche ricchezze. Il matrimonio viene comunque celebrato nella villa materna dell’Olgiata, ma si fa avere l’annullamento delle nozze alla Sacra Rota. Alberica subisce un periodo di forte instabilità emotiva in cui non partecipa più alla vita mondana della società e si chiude in se stessa.
La svolta nella sua vita avviene quando la donna conosce l’imprenditore edile Pietro Mattei. L’uomo non fa parte dell’ambiente di Alberica, ma subito scatta il colpo di fulmine. Trascorrono molti anni insieme mettendo al mondo due figli, Manfredi e Domitilla e facendo insieme molti viaggi in giro per il mondo. Il giorno del delitto avviene quando la mattina del 10 luglio 1991 nella villa è piena per organizzare i preparativi in occasione dei dieci anni di matrimonio.
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Intorno alle 9.15 una domestica e la figlia Domitilla bussano alla porta della sua stanza, ma lei non risponde e le due non riescono a entrare perchè la porta è chiusa dall’interno. Preoccupata, la cameriera utilizza la seconda chiave per aprire la porta della contessa e trovano il suo corpo steso a terra con la testa avvolta in un lenzuolo insanguinato.
Un giallo durato vent’anni
Il maggiordomo che ha compiuto il fatto è stato arrestato il primo aprile del 2011 confessa di essere stato male tutti questi anni per aver tenuto per se questo segreto. Processualmente, la vicenda si chiude con l’accuso da omicidio con il rito abbreviato. Il 9 ottobre del 2012 è stato condannato definitivamente a 16 anni di carcere, ma abbreviate a 10 perchè l’uomo era incensurato.
Suo figlio Manfredi è rammaricato e deluso e afferma che nel paese italiano: “La ricerca della giustizia ricade su chi, come mio padre, ha spalle larghe per poter affrontare i tribunali. L’ingiustizia, invece, è democratica”, conclude il figlio di Alberica Filo della Torre.