Da un canale di bonifica non molto distante da Novellara sono emersi dei resti organici chiusi dentro due sacchi neri: in attesa delle analisi non si esclude che possano appartenere a Saman Abbas.
Il caso legato alla scomparsa di Saman Abbas potrebbe essere finalmente arrivato a una svolta. La giovane pakistana era sparita nel nulla da Novellara, in Reggio Emilia, lo scorso 30 aprile. Fin da subito gli inquirenti avevano ritenuto fosse stata uccisa dai suoi stessi familiari per aver infangato il loro nome in seguito al rifiuto al matrimonio combinato con un cugino.
Poche settimane fa Danish Hasnain, lo zio 33enne considerato l’esecutore materiale del presunto omicidio, è stato arrestato in Francia ma non avrebbe rivelato nulla. Ancora ricercato dall’Interpol invece il cugino Nomanhulaq Nomanhulaq, anche lui indagato, mentre sono in attesa dell’estradizione i genitori Shabbar Abbas e Nazia Shaheen, fuggiti in Pakistan immediatamente dopo la scomparsa di Saman.
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Adesso, dopo mesi di ricerche del corpo della 18enne, potrebbero essere stati recuperati alcuni resti a lei appartenenti in una zona non molto distante da Novellara, dove la giovane aveva vissuto insieme alla famiglia e dove era stata avvistata l’ultima volta dalle telecamere di videosorveglianza. La novità è stata riportata da Quarto Grado nel corso della puntata di venerdì 8 ottobre.
Trovati resti organici in un canale vicino a Novellara: sono di Saman Abbas?
La possibile svolta del caso Saman Abbas sarebbe arrivata lo scorso 28 settembre, quando a circa 15 chilometri da Novellara sono stati trovati dai vigili del fuoco in un canale di bonifica due sacchi neri di cellophane contenenti residui di natura organica. Il luogo della scoperta sarebbe compatibile con una delle ipotesi più credibili formulate ad oggi dagli inquirenti.
Secondo gli investigatori la giovane pakistana, dopo essere stata uccisa dai familiari, sarebbe stata fatta a pezzi e i suoi resti sarebbero poi stati gettati a una distanza compatibile con il possibile percorso in motorino dei presunti assassini da Novellara a Guastalla. Tesi peraltro sostenuta anche da una lettera anonima recentemente recapitata alla redazione de Il Resto del Carlino.
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Al momento i resti organici recuperati non sono ancora stati esaminati: in attesa delle analisi sono stati conservati a una temperatura controllata di meno venti gradi presso l’ufficio di Medicina legale di Modena. Per capire se i residui possano davvero appartenere a Saman Abbas occorrerà attendere il risultato dei test. Nel frattempo da parte degli inquirenti si registra grande cautela.