Carlo Acutis un anno fa è stato proclamato Beato a solo 15 anni: la sua storia ha commosso tutto il mondo grazie al web
Per molti era “l’influencer di Dio”, per Antonia Salzano semplicemente “un ragazzo normale”. Agli occhi della madre Carlo Acutis era e resterà tale, un giovanissimo di 15 anni che ha dedicato la sua esistenza, purtroppo breve, agli assistenza agli altri e alla fede.
Ovunque e con chiunque manifestava la sua religiosità che si concretizzava nella preghiera quotidiana e nella partecipazione alla messa.
Di origini cilentane, era nato a Londra e viveva a Milano. È scomparso a causa di una leucemia fulminante nell’ottobre del 2006 e nel 2013 pare ce avrebbe salvato la vita a un bambino malato al pancreas toccando una sua reliquia.
Il 10 ottobre di un anno fa è stato proclamato beato ed è il primo della chiesa cattolica dei tempi moderni, anzi modernissimi, che ha usato il web e i social come mezzo per diffondere ciò in cui credeva.
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Carlo Acutis, il Beato del web
“Nonostante la sua normalità, il suo modo di essere, il suo modo di porsi è diventata straordinaria, ha saputo porre al centro della sua vita Gesù e sta portando in tutto il mondo tanti frutti”, ha detto la mamma in un’intervista rilasciata ad Avvenire e pubblicata su VatiVision.
Il giovane beato ha avuto un merito particolare, quello di sapere utilizzare le nuove tecnologie di comunicazione per diffondere il messaggio evangelico, come ha detto lo stesso Papa Francesco nel marzo 2019 nell’Esortazione Apostolica post-sinodale Christus Vivit.
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Lo scorso anno si fu un grande evento con l’apertura della tomba da Assisi dove il giovane Beato riposa. Milioni di fedeli collegati da tutto il mondo seguirono la celebrazione e il vescovo di Assisi, Sorrentino, disse che Carlo Acutis sarebbe stato proclamato Patrono del web.