Il Dipartimento di Stato americano ha annunciato il primo incontro tra una delegazione degli Stati Uniti ed i rappresentanti dei talebani, che si terrà oggi, 9 ottobre, a Doha.
Oggi, sabato 9 ottobre, si terrà il primo incontro ufficiale tra una delegazione degli Stati Uniti ed i rappresentanti dei talebani a Doha, capitale del Qatar. Annunciata dal Dipartimento di Stato americano, questa sarà la prima discussione dopo il ritiro degli USA dall’Afghanistan e la successiva conquista del paese da parte dei talebani.
Afghanistan, incontro USA-talebani: di cosa si discuterà
Nonostante gli Stati Uniti abbiano mantenuto i contatti con i rappresentanti dei talebani a capo dell’Afghanistan, oggi ha avuto inizio il primo incontro tra i talebani ed una delegazione statunitense, il quale proseguirà nella giornata di domenica.
Uno dei portavoce del dipartimento USA ha dichiarato che faranno pressione “affinché i talebani rispettino i diritti di tutti gli afghani, comprese le donne e le ragazze, e formino un governo inclusivo con un ampio sostegno”.
L’Afghanistan, con ogni probabilità, dovrà affrontare una grave crisi umanitaria ed economica ed il portavoce ha annunciato che verranno fatte pressioni “affinché i talebani concedano alle agenzie umanitarie il libero accesso alle aree in difficoltà”.
Gli USA vorrebbero anche che i talebani mantenessero le loro promesse riguardo le evacuazioni di cittadini statunitensi (non tutti, infatti, sono riusciti a lasciare l’Afghanistan) e stranieri, insieme a tutte le persone afghane che hanno lavorato per l’esercito statunitense o dei paesi alleati, con le loro famiglie.
Per quanto riguarda i talebani, il loro portavoce – Suhail Shaheen – ha spiegato ad Associated Press che durante la discussione si affronterà il tema delle “relazioni bilaterali” e dell’accordo di Doha, ovvero l’accordo di pace del 2020 con il quale le truppe statunitensi si ritirarono dall’Afghanistan.
Grazie all’accordo di Doha i talebani si erano impegnati ad interrompere le loro relazioni con i gruppi di terroristi e a non difendere quelli che avrebbero potuto attaccare gli Stati Uniti ed i loro alleati.
Un altro rappresentante talebano, che ha preferito restare nell’anonimato, ha dichiarato che si parlerà anche di terrorismo: lo Stato Islamico rappresenta un avversario per i talebani e, nell’ultimo mese, ha rivendicato più attacchi. Soltanto venerdì 8 ottobre è stato eseguito un attentato in una moschea sciita di Kunduz, il più grave da quando gli USA si sono ritirati, in cui hanno perso la vita più di 80 persone.
Il Dipartimento di Stato americano ha precisato che l’incontro non indica nessun riconoscimento da parte degli Stati Uniti del regime talebano in Afghanistan. Il portavoce ha affermato che “Tutta la legittimità deve essere guadagnata attraverso le azioni dei talebani”.