Il premio Nobel per la Letteratura 2021 è stato assegnato a Abdulrazak Gurnah, romanziere che nei suoi romanzi affronta il tema dei rifugiati: “Molte di queste persone che vengono, fuggono per necessità e anche francamente perché hanno qualcosa da dare”.
Il premio Nobel per la Letteratura 2021 è stato assegnato al romanziere Abdulrazak Gurnah “per la sua intransigente e compassionevole penetrazione degli effetti del colonialismo e del destino del rifugiato nel divario tra culture e continenti”, in base alla dichiarazione dell’Accademia di Svezia.
Gurnah ha 73 anni, ha scritto dieci romanzi ed una serie di racconti centrati sul tema dei rifugiati. L’autore ha superato la prospettiva coloniale mettendo in risalto, invece, quella delle popolazioni indigene. Gurnah riceverà una medaglia d’oro e 10 milioni di corone svedesi (che equivalgono ad oltre 1,14 milioni di dollari).
Abdulrazak Gurnah: biografia del romanziere
Abdulrazak Gurnah è nato nel 1948 sull’isola di Zanzibar, nell’Oceano Indiano (oggi Tanzania), e faceva parte di un gruppo etnico che viveva in uno stato di oppressione nel regime del presidente Adeid Karume.
Dopo aver finito la scuola, all’età di 18 anni ha lasciato la sua famiglia per scappare dal paese ed è arrivato come rifugiato nel Regno Unito nel 1968.
Gurnah ha cominciato a scrivere a 21 anni, mentre era in esilio: scriveva in inglese, diventata la sua lingua letteraria nonostante lo swahili fosse la sua prima lingua. Nel 1987 il suo debutto con “Memory of Departure”: lo scrittore è stato ispirato dalla poesia araba e persiana (soprattutto “Le Mille e una notte”) e dalle sure del Corano, insieme ai lavori tradizionali inglese di autori come Shakespeare e V. S. Naipaul.
Gurnah ha lavorato come professore di letteratura inglese e postcoloniale all’Università del Kent a Canterbury, fino al suo recente ritiro dall’attività lavorativa.
I suoi lavori più celebri sono “Paradise”, che è stato selezionato per il Booker e per il Whitbread Prize, “By the Sea”, anch’esso selezionato per il Booker e per il Los Angeles Times Book Award, e “Desertion”.
Gurnah, riguardo al Premio Nobel, ha raccontato in un audio reperibile sul sito della Fondazione Nobel di essere stato colto di sorpresa e di aver aspettato l’annuncio ufficiale “prima di poterci credere”.
Il messaggio dello scrittore per l’Europa, è di considerare i rifugiati proveniente dall’Africa come una ricchezza: “Molte di queste persone che vengono, fuggono per necessità, e anche francamente perché hanno qualcosa da dare” ha spiegato.
Gurnah ha affermato che il suo premio porterà a discutere delle questioni da lui raccontante e vissute in prima persona, come la crisi dei rifugiati e il colonialismo. “Dobbiamo affrontare questi problemi nel modo più gentile” ha dichiarato il romanziere.