Drupi contro chi “si toccava gli attributi quando lei entrava in sala registrazione”: cos’ha detto il cantante
Com’è successo per tanti, anche per Mia Martini dopo la scomparsa le sue canzoni sono state riascoltate, rivalutate e riamate, soprattutto per il modo in cui è scomparsa. Non è peregrino trova in tv persone che dicono di amare Mimì e negli ultimi anni la sua storia e la voglia di conoscerla sempre più è stata così tanta che la Rai nel 2019 mandò in onda una fiction a lei dedicata, con la bellissima e bravissima Serena Rossi nei suoi panni.
Non mancarono però polemiche dopo la messa in onda, soprattutto da parte di chi veramente l’aveva voluta bene. Bisogna specificare quel ‘veramente’ perché il punto della questione era proprio questo.
Uno dei primi a scagliarsi contro gli ipocriti che si affrettarono a elogiare Mia Martini fu Drupi. A Oggi sfogò la sua rabbia, ricordando quando nelle sale di registrazione in molti si toccavano “gli attributi” quando entrava lei: “Ora tutti la conoscevano, tutti le erano amici. E cavalcano l’onda – disse nell’intervista – Quando all’epoca, nell’ambiente, la schifavano“.
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Drupi, gli esordi grazie a lei
Drupi è particolarmente legato alla figura di Mimì perché quando era agli esordi, nel 1973, stava quasi per mollare i sogni di gloria ma grazie a lei andò a Sanremo. Ha raccontato che frequentava la Ricordi di Milano e lei all’epoca la donna più importante dell’etichetta.
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C’era la canzone di Ricciardi-Albertelli, Vado via, e Drupi incise il provino. Successivamente lei non se la sentì di partecipare al Festival di Sanremo. La casa discografica decise così provare a mandare sul palco dell’Ariston quel giovane che fece il provino. E così nacque il successo.