Pandora Papers: l’inchiesta che fa tremare leader e vip

Una nuova e maxi-inchiesta coordinata dall’International Consortium of Investigative Journalists (ICIJ) ha svelato milioni di documenti riservati sull’utilizzo dei paradisi fiscali da parte di vip, uomini d’affari e personaggi del mondo della politica. L’inchiesta, sul filone dei “Panama Papers”, Pandora Papers fa luce su scala internazionale, grazie alla profonda e accurata collaborazione tra diverse testate giornalistiche di tutto il mondo. Si tratta di una delle più grandi fughe di notizie dell’ultimo secolo che fa tremare il potere e gli asset più saldi della nostra epoca. 

(Drew Angerer/Getty Images)

I documenti svelati nell’inchiesta Pandora Papers sembrano proprio usciti da quel vaso di Pandora: uomini del potere, vip e uomini d’affari si intrecciano con i paradisi fiscali e società offshore. A portare alla luce questi documenti è stato un lavoro condiviso e coordinato dall’International Consortium of Investigative Journalists (ICIJ) in collaborazione con diverse testate giornalistiche internazionali e centinaia di giornalisti. In Italia il contributo è stato firmato da l’Espresso e il primo filone di articoli è stato pubblicato in più di cento Paesi da parte del Washington Post, BBC News, Le Monde, El País etc.

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L’economia sommersa scoperchiata da decine e decine di giornalisti investigativi di tutto il mondo. Tra le prime righe, le prime parole che risaltano riguardano proprio la quantità dei soggetti tirati in causa: “35 leader mondiali attuali ed ex, più di 330 politici e funzionari pubblici in 91 paesi e territori e una schiera globale di fuggitivi, truffatori e assassini”. L’inchiesta dell’ICIJ, spiega Il Post, conterrebbe 2,9 terabyte (TB) di dati per 11,9 milioni di documenti, sia finanziari che fiscali. I documenti arrivano da 14 società, mediatori nel passaggio dei patrimoni verso i paradisi fiscali. L’OCIJ ha spiegato che l’inchiesta racchiuderebbe 32mila miliardi di dollari solo presso conti bancari, citando35 capi ed ex capi di governo e 400 funzionari: tra i nomi citati c’è anche quello di Tony Blair, ex primo ministro della Gran Bretagna, ma anche quello dell’attuale presidente del Cile e di quello keniano.

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Il POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>>ha pubblicato un articolo, citando Vladimir Putin, l’attuale presidente della Russia, come uno dei leader presenti nella lista, analizzando degli acquisti ambigui. L’inchiesta si basa sulle transazioni che hanno preso vita negli ultimi 25 anni, dal 1996 fino al 2020, anche se, come spiega l’International Consortium of Investigative Journalists sono presenti anche transazioni antecedenti a questo periodo. Nell’inchiesta figurano anche Raffaele Amato, indicato come personaggio di spicco della camorra a livello internazionale e Delfo Zorzi, ambiguo personaggio della destra eversiva italiana negli anni ’60 e ’80.

 

 

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