Koulibaly insultato a fine gara da alcuni tifosi della Fiorentina che vuole affrontare. Post su Instagram anche di Osimhen
Victor Osimhen, André-Frank Zambo Anguissa e Kalidou Koulibaly sono tre dei protagonisti della vittoria del Napoli ieri a Firenze, ma si è parlato di loro, purtroppo, anche per altro. I tre calciatori sono stati vittime di razzismo e discriminazione per il colore della loro pelle. Chi era allo stadio, e forse anche a casa, ha sentito i soliti e stupidi “buu” urlati da micro-uomini, una minoranza nel grande ed educato tifo viola che fa molto più rumore dei comportamenti civili.
Se Osimhen e Anguissa hanno sorvolato sugli episodi a fine gara, uscendo dal campo e tornando negli spogliatori sorridendo (Osimhen ha scritto però dopo un post su Instagram), non si è fatto scivolare tutto addosso Koulibaly.
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Furia Koulibaly: “Vanno cacciati dagli stadi”
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Il difensore senegalese ha ‘affrontato’ chi l’ha insultato e rivolgendosi a questi individui ha detto: “Hai detto scimmia a me? Vieni qui a dirmelo, vieni qui a dirmelo in faccia!“. “Scimmia di m***a” è infatti stata la frase offensiva nei confronti del calciatore che è andato su tutte le furie, trattenuto da Baldari, responsabile della comunicazione del club azzurro.
Ma le polemiche non si sono spente neanche al rientro negli spogliatoi. Come accennato anche Victon Osimhen ha postato una frase su Instagram in appendice alle foto dell’esultanza post gara, scrivendo: “parla con i tuoi figli, i tuoi genitori fanno capire loro quanto sia disgustoso odiare un individuo per il colore della sua pelle“, rilanciando l’hashtag #saynotoracism.
Koulibaly ha invece fatto un intervento più duro. Ha ripreso l’offesa della scimmia e ha scritto che questi soggetti non c’entrano nulla con lo sport e che per tali motivi “vanno identificati e tenuti fuori dagli stadi: per sempre”. La foto postata è quando sotto la curva punta il dito contro chi l’ha insultato. Un gesto forte che rivendica.
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La Fiorentina con un comunicato si è scusata con il Napoli e con il calciatore così come già fatto dal Direttore Generale Barone. Il club ha anche fatto sapere di aver messo a disposizione della questura le immagini di videosorveglianza per indentificare i responsabili di “questi inqualificabili cori” e che successivamente proibirà loro l’ingresso allo stadio, auspicando che lo stesso faranno anche altre società.