Dopo aver lottato contro un cancro allo stomaco e uno all’esofago, Bernard Tapie ci ha lasciati la mattina del 3 ottobre 2021. Ex politico e imprenditore, Tapie è stato presidente del Marsiglia e ministro ma ha anche avuto un passato nel mondo dello spettacolo come conduttore televisivo, attore e cantante.
È morto Bernard Tapie: ex ministro francese, uomo d’affari e presidente dell’Olympique Marsiglia. L’uomo è venuto a mancare la mattina del 3 ottobre 2021, a 78 anni, dopo aver combattuto contro un cancro allo stomaco e uno all’esofago. Tapie era malato da quattro anni e negli ultimi mesi la sua saluta era peggiorata.
Bernard Tapie: carriera e scandali giudiziari
Bernard Tapie era riuscito a farsi strada partendo dal nulla: nato nel 1943 a Parigi, era figlio di un operaio e di una badante.
Tapie si è fatto conoscere in Italia in particolare per essere stato presidente dell’Olympique Marsiglia, che insieme a lui visse un periodo di successo, entrando a far parte dei club più affermati a livello nazionale ed europeo.
Tapie acquistò il Marsiglia nel 1986 e dal 1989 al 1992 la squadra si aggiudicò quattro campionati consecutivi. Nel 1989 vinse la Coppa di Francia e nel 1993 ottenne la Coppa dei Campioni battendo il Milan in finale.
L’anno successivo iniziò un periodo buio per Tapie: coinvolto nell’Affaire VA-OM – uno scandalo legato a corruzione e frode sportiva – venne squalificato dalla Federcalcio francese e condannato a due anni di carcere.
Non è stata la sua unica vicenda giudiziaria: Tapie è stato condannato anche a 18 mesi per frode fiscale, nel 1997, e a tre anni di prigione e cinque di divieto dalle cariche pubbliche per falsificazione e appropriazione indebita di beni aziendali ai tempi dell’OM.
Oltre ad essere stato presidente del Marsiglia, Tapie è stato proprietario dell’Adidas (dal 1990 al 1993), direttore d’azienda, deputato, eurodeputato e anche conduttore televisivo, attore e cantante.
Iscritto al Partito Socialista, Tapie è stato deputato dal 1993 al 1996 e Ministro delle città durante la presidenza di François Mitterrand.