La Virgin Galactic potrà continuare ad effettuare i propri voli. L’agenzia spaziale ha ricevuto l’autorizzazione dall’FAA, che aveva imposto il blocco dei voli dopo una violazione dell’agenzia dopo il mancato rispetto dell’autorizzazione del controllo del traffico aereo risalente all’11 luglio del 2021. Adesso l’azienda di Richard Branson riprenderà la propria corsa verso lo spazio, cercando di crearsi una piccola fetta tra Space X di Musk e la Blue Origin di Bezos.
La Federal Aviation Administration ha concesso alla Virgin Galactic l’autorizzazione per riprendere i voli della SpaceShipTwo. Il via libera è arrivato dopo l’indagine per una presunta violazione dell’autorizzazione del controllo del traffico aereo, per un volo risalente all’11 luglio del 2021. La missione messa sul banco degli “imputati” era la Unity 22, proprio quella che ha portato il fondatore dell’agenzia Richard Branson nello spazio. Con l’autorizzazione appena emessa dalla FAA, l’agenzia è adesso pronto a far partire la missione Unity 23 per la metà ottobre.
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L’indagine era arrivata dopo che il volo con a bordo Branson e altri tre membri dell’equipaggio avevano eseguito una traiettoria di rientro differente da quella progettata in precedenza, il che ha comportato che il volo andasse oltre i limiti dello spazio aereo della FAA. La deviazione però, come avevano suggestivamente spiegato i membri dell’equipaggio, si era rivelata necessaria a causa dei forti venti che non avrebbero consentito con facilità il rientro. Inoltre, il volo non aveva sorvolato nessuna abitazione e non aveva messo in pericolo la sicurezza pubblica. Questo non ha però evitato che la FAA aprisse un’indagine per fare chiarezza sull’accaduto.
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Adesso, seppur l’agenzia spaziale di Branson potrà riprendere i voli, quello che dovrà fare è inviare i calcoli aggiornati alla FAA e monitorare e comunicare gli aggiornamenti durante i voli in tempo reale. La missione Unity 23 è prevista per metà ottobre e ospiterà ben tre italiani. Inizialmente, la missione è stata rinviata, non solo per l’indagine della FAA, ma soprattutto per alcuni problemi di natura tecnica.