Causa a Netflix per La regina degli scacchi: i motivi

Per La regina degli scacchi la donna che ha ispirato la serie ha chiesto a Netflix risarcimenti per 5 milioni di euro

La regina di scacchi (screen YouTube)

Un anno fa Netflix ha lanciato La regina di scacchi e la vera donna che ha ispirato la miniserie (tratta a sua volta da un romanzo) ha fatto causa per diffamazione alla più grande società di produzione streaming. La vera ‘regina’, la georgiana Nona Gaprindashvili, ha chiesto 5 milioni di danni per essere stata dipinta in modo “sessista e riduttivo”.

Innanzitutto nella serie il personaggio “Beth” Harmon è russa mentre in patria sono orgogliosi della Gaprindashvili così come le altre scacchiere che la Giorgia fin dai tempi dell’Unione Sovietica ha prodotto, soprattutto donne. Nona Gaprindashvili, oggi 80enne, è stata campionessa del mondo femminile, titolo che poi ha ceduto nel 1978 a una connazionale, Maia Chiburdanidze che all’epoca aveva solo 17 anni.

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Netflix, le accuse della vera regina degli scacchi

la regina di scacchi
Nona Gaprindashvili (Getty Images)

L’accusa di sessismo viene mossa perché nella serie c’è l’omissione delle sue vittorie contro maschi, ben 28. Anzi, nella serie, proprio per una gara nel paese dei soviet, la Gaprindashvili viene definita come una giocatrice che non ha mai gareggiato contro gli uomini.

Una falsità devastante, che mina e degrada i miei successi davanti a un pubblico di milioni di spettatori“, ha detto la vera regina degli scacchi al New York Time. È noto che da secoli questo gioco è praticato in Georgia soprattutto dalle donne che hanno sempre dimostrato maggiore bravura rispetto ai colleghi maschia.

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Tra gli anni ’60 e la fine del regime di Mosca la nazionale femminile era un punto di riferimento per chi amava questa disciplina e che le donne fossero in netta maggioranza per numero di successi da un lato aveva creato qualche malumore a Mosca, ma dall’altro era servito anche come propaganda, simbolo della sviluppo della donna sovietica nell’ambito della guerra fredda.

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