Lazio-Lokomotiv, tabellino e highlights – Dopo la prima, sfortunata partita contro il Galatasaray, condizionata soprattutto da un grave errore di Strakosha, la Lazio di Maurizio Sarri prova a raccogliere i primi punti in casa per poter riscattarsi subito in questa edizione dell’Europa League. Dopo il derby vinto contro la Roma ci sono comunque tanti nuovi volti nell’undici titolare, con un turnover provocato anche dai tanti impegni ravvicinati, tra campionato e competizioni europee. In campo dal primo minuto giocatori come il centrocampista Basic, alla prima da titolare con la maglia biancoceleste, Cataldi al posto di Lucas Leiva nel ruolo di regista e Patric accanto ad Acerbi nel cuore della difesa. In avanti Sarri predilige però il tridente formato da Felipe Anderson, Pedro e come terminale offensivo l’insostituibile Immobile. La sfidante è stavolta una squadra russa, il Lokomotiv Mosca che ha iniziato a giovare della nuova politica e del nuovo scounting voluto da Ralf Ragnick, che dopo non essere più stato chiamato come allenatore del Milan, si è reinventato come dirigente della società russa, rinnovando completamente lo spogliatoio e ringiovanendo anche la rosa dell’allenatore Marko Nikolic. A dispetto delle attese, che davano la partita come equilibrata, i biancocelesti riescono a dominare il match sin da subito, con quattro nitide opportunità per i padroni di casa già nei primi dieci minuti. Grazie a un dribbling con tunnel di Felipe Anderson in area, l’appoggio a Pedro e l’assist dello spagnolo a Basic, permetteranno al 24enne croato di portare in vantaggio la Lazio, proprio come avrebbe fatto Milinkovic-Savic, con la prima rete con la maglia del club romano. Un colpo di testa schiacciato sul quale il portiere Guilherme può fare ben poco. In particolare Felipe Anderson conferma di essere in un ottimo stato di forma, soprattutto dal punto di vista fisico in questa prima parte di stagione. Con il 4-3-3 i biancocelesti riescono a ritagliarsi facilmente gli spazi in avanti, mentre i russi fanno più fatica, soprattutto sulle fasce, a contenere un ottimo corridore come Lazzari, mentre dall’altra parte gioca un fedelissimo di Sarri come Hysaj, che il tecnico ha già allenato quando il giocatore militava nell’Empoli prima e nel Napoli poi. Il Lokomotiv fa fatica a ripartire, con Strakosha, riconfermato tra i pali nonostante la prestazione della gara d’esordio in Europa League, che di fatto non è mai chiamato ad alcun intervento nella prima metà di gara. La difesa della Lazio è ben schierata in campo e i russi non riescono a pungere. Con la squadra ospite in difficoltà, i biancocelesti riescono a rialzare nuovamente il baricentro e a raddoppiare con Patric. Azione fortuita e difensore laziale che si ritroverà addosso il pallone dopo l’uscita a vuoto di Guilherme. Tutto buono per l’arbitro Craig Pawson e squadra di Sarri avanti 2-0. Anche se la tecnica dei russi non può essere la stessa dei padroni di casa, la Lokomotiv sta mancando anche fisicamente, senza che in difesa riesca a contenere le incursioni di immobile e compagni, tanto che nei minuti successivi sarà lo stesso Felipe Anderson a divorarsi il 3-0. Al 41’ però il capitano biancoceleste si sente tirare e preferisce per precauzione lasciare il campo. Immobile ha d’altronde quasi sempre giocato in questo inizio di stagione, perciò Sarri decide di sostituirlo subito con Muriqi, che avrà ora l’opportunità di mettersi in mostra, giocando più di un tempo. Nonostante le tantissime opportunità create, la Lazio non riesce però a mettere a segno la terza rete, con i ventidue in campo che rientrano negli spogliatoi senza che la Lokomitiv sia riuscita a mostrare una minima reazione che possa lasciar intravedere un’insperata rimonta. Lazio premiata soprattutto per l’approccio alla gara molto aggressivo sin dal primo minuto, con il rammarico per alcune occasioni non sfruttate.
La Lokomotiv entra in campo con un piglio diverso nel secondo tempo, alzando molto di più il baricentro e provando a spingere, mettendo pressione alla retroguardia laziale. Acerbi e compagni nei primi minuti della ripresa sanno però senza difficoltà difendere con ordine e mantenere lontana la minaccia. Unico pericolo un tiro dalla distanza non troppo preciso di Zhemaletdinov. Una conclusione forte, ma che non in quadra lo specchio della porta difesa da Strakosha, con il portiere di casa che si limita a seguire la traiettoria. La Lazio guadagna qualche minuto per un contrasto subito da Hysaj, con il terzino albanese che rimane a terra e deve essere soccorso dallo staff medico della Lazio. Il biancoceleste si riprende, ma i padroni di casa possono approfittare di un gioco molto spezzettato in questa fase della gara, proprio quando i russi provano ad attaccare con maggiore convinzione nel tentativo di accorciare le distanze. Il risultato comunque fino all’ora di gioco non cambia, con Sarri che ha modo di inserire Milinkovic-Savic e Lucas Leiva per far finalmente riposare Luis Alberto e Cataldi. Proprio con i nuovi innesti i biancocelesti hanno modo di gestire con maggiore tranquillità il possesso palla, senza dover eccessivamente rischiare dietro e con i russi costretti a inseguire il pallone. Al 68’ un calcio di punizione da buona posizione della Lokomotiv non sortisce alcun effetto, perché i russi in area non riescono a indirizzare il pallone verso la porta, con la difesa di Sarri che se la cava bene ancora una volta. Sulla ripartenza è Muriqi ad avere tra i piedi il pallone del 3-0, ma di destro calcia di molto alto sopra la testa del portiere Guilherme. L’attaccante kosovaro della Lazio in questa circostanza avrebbe potuto e dovuto fare molto meglio. Al 72’ arriva un cambio anche per la Lokomotiv, con il tecnico Nikolic che richiama in panchina Maradishvili per favorire l’ingresso delle forze fresche di Kerk. I russi hanno la necessità di sbloccarla subito, per provare ad acciuffare il 2-2 nel finale, ma anche in fase di copertura i laziali sono difficili da superare. Piuttosto Pedro si avvicina alla rete con un tiro di poco defilato, prima di lasciare il posto al connazionale spagnolo Moro. Al posto di Lazzari entra invece Marusic, così che il terzino biancoceleste possa rifiatare dopo aver speso tanto. A circa quindici minuti dalla fine, una ghiotta occasione anche per Milinkovic-Savic, che cerca però un preziosismo con il pallonetto e fallisce una chiara occasione da rete per chiudere la gara. Anche Felipe Anderson si rimangerà un gol poco dopo, ma in questa fase della gara, nonostante il dominio, una dose in più di cinismo nella squadra di Sarri non guasterebbe. Nel finale, per tentare il tutto per tutto negli ultimi dieci minuti, Nikolic inserirà pure Petrov e Lisakovich al posto di Anjorin e Zhemaletdinov, che non sono riusciti a fare quanto chiedeva il loro allenatore in oltre 80 minuti di gioco. Il copione della gara comunque non cambierà, con i russi che sembrano già essere tornati negli spogliatoi. La Lazio ha sprecato tanto, ma le due reti sono bastate per portare a casa la partita e, di conseguenza, anche tre punti preziosi.
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Reti: Basic 13’, Patric 38’
Napoli (4-3-3): Strakosha, Hysaj, Acerbi, Patric, Lazzari (Marusic 74’), Basic, Cataldi (Lucas Leiva 60’), Luis Alberto (Milinkovic-Savic 60’), Pedro (Moro 74’), Felipe Anderson, Immobile (Muriqi 41’).
Allenatore: Maurizio Sarri
Lokomotiv (4-4-2): Guilherme, Rybchinskiy, Castro, Barinov, Zhivoglyadov, Beka, Kulikov, Maradishvili (Kerk 72’), Zhemaletdinov (Lisakovich 82’), Anjorin (Petrov 82’), Smolov.
Allenatore: Marko Nikolic
Arbitro: Craig Pawson
Ammoniti: Cataldi, Beka Beka, Lazzari
Espulsi: –
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