Nella fase post-pandemica la Gran Bretagna sta attraversando una forte crisi. Carenza di forza lavoro, aumento dei prezzi e razionamento del carburante stanno mettendo in ginocchio l’intero Paese. La Brexit ritorna così ad essere un fantasma richiamato da molti media e analisti che si chiedono se gli effetti avversi siano il frutto dello spillover.
La vasta crisi che sta colpendo la Gran Bretagna ha fatto sorgere qualche dubbio sulla partecipazione della Brexit in questo grande calderone – tra la forza lavoro carente, la crisi del carburante e malcontento, Boris Johnson cerca di rassicurare i britannici ma lo scenario sembra essere più complicato rispetto a quello che possa apparire. C’è da dire però che l’economia britannica non è l’unica ad essere stata colpita: Stati Uniti, Cina e Germania stanno affrontando altrettante crisi che però, sembrano meno intense e problematiche rispetto a quella britannica.
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Una delle cause, come spiega la CNN, potrebbe risiedere nelle politiche adottate con la Brexit – le regole sull’immigrazione ha favorito la mancanza di forza lavoro a causa dell’alto costo che gli imprenditori sono costretti a pagare per assumere lavoratori europei e gli accordi sull’energia sono risultati svantaggiosi. Il tentativo del governo è stato quello di interrompere le assunzioni di lavoratori non qualificati, scelta che però, adesso, non sta ripagando il Paese. Basti pensare che, la Gran Bretagna ha avuto 1 milione di posti di lavoro liberi alla fine dell’estate – ma ristoranti, pub e supermercati, sono state costrette a chiudere in modo momentaneo alcune sedi, per la mancanza di lavoratori.
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Complice l’aumento delle bollette e il rincaro sui beni alimentari, il malcontento dei consumatori è cresciuto rapidamente. In Gran Bretagna, il premier Johnson è stato costretto a chiedere aiuto all’Esercito per il rifornimento di carburante. Un altro problema è quello della carenza di autisti provocata dalla Brexit: per affrontare questo punto cieco, la Gran Bretagna è pronta a rilasciare più di 10.000 visti che, come spiega la CNN serviranno a richiamare camionisti europei, per una misura che però non convince il settore e, molto probabilmente, nemmeno una fetta del governo. Gli effetti della Brexit, in tutta la loro complessità, non saranno di certo giudicabili nel breve periodo, ma bensì nel lungo – però, la certezza che la Gran Bretagna dovrà affrontare la crisi senza le politiche dell’Unione, è una certezza.
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