Fin delle prime fasi della pandemia, il dibattitto sullo studio dei vaccini fu ben accesso, fino a quando, nel dicembre del 2020, il primo vaccino Pfizer-BioNTech veniva in gran parte autorizzato dalle varie agenzie degli Stati. L’annuncio era arrivato nel novembre del 2020 – cosa che, considerando i tempi medi delle fasi sperimentali dei vaccini può essere considerato un record. Adesso Pfizer punta alla produzione di un farmaco a somministrazione orale per prevenire l’infezione da Covid-19: la fase sperimentale è già in fase intermedia-avanzata.
L’azienda Pfizer Inc ha appena annunciato di aver dato il via ai test su un farmaco antivirale sperimentale a somministrazione orale per la prevenzione dell’infezione da COVID-19. La corsa ad un farmaco orale per la prevenzione della malattia era già partita con grandi promesse. Oltre Pfizer, ad avviare progetti del genere c’è anche una delle più grandi case farmaceutiche del mondo, la statunitense Merck & Co Inc e anche la Roche Holding AG. Le aziende in questione stanno fortemente puntando sulla sperimentazione di farmaci antivirali contro la Covid-19.
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Lo studio del farmaco PF-07321332 è ormai arrivato ormai alla fase medio-avanzata. La sperimentazione vede un massimo di 2.660 partecipanti adulti sani, dai 18 anni in su, che risiedono in famiglia con in casa un individuo che presenta un’infezione sintomatica da COVID-19. Il farmaco PF-07321332 servirà a interrompere l’azione di un enzima che partecipa alla moltiplicazione del coronavirus. Inoltre il farmaco sarà somministrato insieme ad una piccola dose di ritonavir, un farmaco che si utilizza anche nel trattamento dell’HIV.
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Al momento, l’unico farmaco per il trattamento della malattia, approvato negli Stati Uniti e nato dal lavoro della Gilead Sciences Inc (GILD. O) è il remdesivir. Come spiega La Reuters, anche Merck, insieme a Ridgeback Biotherapeutics hanno avviato uno studio, ora in fase avanzata per il farmaco molnupiravir – anch’esso per la prevenzione da COVID-19. In Italia, anche la clinica per le Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova ha introdotto la sperimentazione del farmaco.