Juventus-Sampdoria, dove vederla. Nuovo abito per la Signora

Perin e Bernardeschi titolari. Allegri cambia nuovamente la formazione. D’Aversa con i titolarissimi pur di fermare i bianconeri

Juventus-Sampdoria, dove vederla

Juventus-Sampdoria, dove vederla

Juventus-Sampdoria, dove vederlaCambio di rotta. Per trovare la giusta Juventus oggi all’Allianz Stadium contro la Sampdoria (diretta dalle 12:30 su Dazn, Sky Sport canale 202 e canale 251) ci saranno diversi cambi nell’undici titolare. I bianconeri hanno vinto con lo Spezia nell’ultima gara di campionato, ma i problemi a centrocampo, nella solidità difensiva e dal punto di vista del gioco sembrano essere rimasti, con la Vecchia Signora che l’ha spuntata nel finale contro la formazione di Thiago Motta solo con una zampata di Matthijs De Ligt. In grande ritardo sulle dirette rivali, la squadra di Massimiliano Allegri ancora non ha trovato la quadra, mentre Milan, Napoli e Inter corrono spedite, nonostante il pareggio dei nerazzurri con l’Atalanta nell’anticipo di San Siro. A dispetto della nuova guida tecnica, Allegri fino a questo momento ha riscontrato gli stessi problemi che la Juventus aveva l’anno passato e deve trovare in fretta una soluzione che permetta ai valori della rosa di esprimersi al meglio. Con la Samp sarà la 400esima panchina in campionato per l’allenatore toscano, che ha quindi il compito e la volontà di festeggiarla nel migliore dei modi. Dall’altra parte, Roberto D’Aversa invita i suoi a non pensare troppo alla pesante sconfitta rimediata contro il Napoli, ma a concentrarsi sulla sfida con i bianconeri. «Non c’è tempo per piangerci addosso», taglia corto l’allenatore. Ci sono assenza significative, perché Gabbiadini e Verre restano infortunati, mentre Torregrossa non è ancora al 100% della condizione fisica. «Comunque non ci sono alibi», aggiunge l’allenatore, che si aspetta comunque una grande prestazione da parte di tutti, chiedendo anche un ulteriore sacrificio alla coppia offensiva Quagliarella-Caputo. Per il momento la classifica delle due squadre è la stessa, ma «è chiaro», avverte l’allenatore dei blucerchiati «che loro sono da sempre abituati a vincere. Non vedo una Juventus in difficoltà e stimo Allegri, la migliore scelta per il post-Pirlo».

Così in campo

Al di là delle parole cortesi del collega, il tecnico bianconero sa invece che la sua squadra non ha alcun margine d’errore e ha necessità di ingranare, perché senza un piano tattico consolidato una partita può andare bene, ma due consecutive no. Nei tanti avvicendamenti tattici, Allegri di certo non potrà fare a meno di Chiesa, che nel 4-4-2 giocherà nuovamente a sinistra. L’altra fascia sarà invece coperta da Bernardeschi, che giocherà in posizione avanzata rispetto a Cuadrado. Se per l’attacco sarà nuovamente riproposta la coppia Morata-Dybala, a centrocampo dovrebbero partire come titolari Locatelli e Bentancur. Davanti a Perin, che giocherà al posto di Szczesny, Chiellini pè stato recuperato, ma il capitano lascerà il posto a Bonucci e De Ligt con Alez Sandro e il colombiano che invece cercheranno di dare supporto alla manovra offensiva dei padroni di casa. Come suo solito, D’Aversa risponderà con il 4-4-2, questa volta speculare all’assetto tattico juventino. In porta Audero, in difesa Yoshida e Colley, che proveranno a riscattarsi dopo l’opaca prova contro i partenopei. Augello e Bereszynski riconfermati come terzini, mentre le ali avanzate saranno Damsgaard e Candreva. In mezzo Thorsby ed Ekdal. Se a questa formazione si aggiungono le punte Quagliarella e Caputo, si capirà presto che D’Aversa manda di fatto in campo tutti i titolarissimi per affrontare la Vecchia Signora. La direzione arbitrale sarà invece affidata ad Ayroldi, con assistenti Di Vuolo e Lombardi, mentre Orsato si occuperà della Var. In questa partita sarà soprattutto da valutare la condizione psicologica dei bianconeri. La vittoria in extremis contro lo Spezia sarà stato solo uno squillo isolato oppure l’inizio di una insperata rimonta? Di fronte al galoppo delle rivali non c’è più tempo, non solo per il titolo, ma anche per rientrare tra le prime quattro squadre che andranno in Champions League.

 

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