Covid. In Italia si registra un aumento decisivo delle prime dosi di vaccino e una diminuzione del tasso di positività. Il Cts ha dato l’ok per la terza dose per gli over 80.
Il tasso di positività in Italia è sceso all’1%, con un calo dei ricoveri ordinari (-56) e delle terapie intensive (-8). Secondo il bollettino di ieri, nel paese ci sono stati 3.525 nuovi contagi e 50 decessi.
Covid: il report dell’Iss
Il Cts ha approvato la terza dose per gli over 80, per gli abitanti delle Rsa e per il personale sanitario in situazione di fragilità per via dell’età o per patologie pregresse.
Per quanto riguarda gli over 80, il rischio di morte tra coloro che non hanno effettuato il vaccino è 14 volte maggiore, inoltre i non vaccinati sono 9 volte più a rischio di ricovero. Ciò è emerso dal report dell’Istituto superiore di sanità (Iss) aggiornato al 22 settembre, diffuso sabato 25 settembre in forma estesa.
Nel report dell’Iss, i dati mostrano la differenza del tasso di ricoveri tra gli over 80 vaccinati e quelli non vaccinati: 1,4 contro 15,5 ogni 100mila abitanti. Se si prendono in considerazione i decessi sono a 8,7 ogni 100mila abitanti tra i vaccinati e 119,2 tra i non vaccinati.
L’Iss ha fornito dati anche riguardo la fascia di popolazione tra i 12 e i 19 anni: il vaccino sta avendo un effetto nettamente positivo. I contagi sono fortemente diminuiti a partire dall’inizio di agosto. Gli under 12 non hanno accesso alla vaccinazione ma anche in questa fascia i contagi sono in calo da fine agosto, insieme alla riduzione generale dei casi.
I contagi sono in calo anche tra gli operatori sanitari e la decisione riguardo l’estensione della terza dose per il personale sanitario è stata rinviata. Secondo gli esperti, infatti, non sarebbe un’urgenza, dato che gli addetti alla sanità non rientrano tra i soggetti fragili. In ogni caso, la terza dose verrà somministrata agli operatori che sono maggiormente a rischio.