Giulia Segato ha perso la vita in un incidente stradale a Fiesso d’Artico. Poco prima, un messaggio inviato ai genitori preoccupati. Il padre, uscito di casa per cercarla, si è ritrovato davanti ad una scena che lo segnerà per il resto della vita.
Una ragazza gentile e determinata: così viene descritta Giulia Segato dai suoi conoscenti. Giulia ha perso la vita a 29 anni nella notte tra giovedì 23 e venerdì 24 settembre, a causa di un incidente stradale.
Una vera tragedia: la ragazza era quasi arrivata a casa, quando è rimasta coinvolta nell’incidente mortale. Giulia era a bordo della sua Lancia Y e si è scontrata con un’auto all’incrocio tra via Barbagia e via Cavour a 100 metri da casa, dove viveva con i genitori.
Giulia Segato: il messaggio “Sto arrivando” prima dello scontro mortale
Fiesso d’Artico (VE). Prima dello scontro, Giulia aveva inviato un messaggio tramite WhatsApp alla madre Marina verso le 23.40, con scritto “Sono qui, sto arrivando”. Giulia era uscita ed i suoi genitori erano preoccupati perché era in ritardo, così l’avevano chiamata, visto che il giorno successivo si sarebbe dovuta svegliare presto per andare al lavoro.
L’invio del messaggio avrebbe potuto distrarre la ragazza mentre era alla guida. Non sappiamo ancora con sicurezza cosa sia accaduto: secondo alcune fonti sembrerebbe che lo scontro sia stato causato da un sorpasso effettuato da Giulia.
Dopo la ricezione del messaggio il padre di Giulia, Francesco, si è allarmato non vedendo arrivare la figlia che aveva avvisato di essere vicino casa. Successivamente, Francesco e Marina hanno sentito il suono di sirene e perciò Francesco è uscito di casa verso le 0.30 di venerdì, si è messo alla guida della sua auto ed è andato in strada alla ricerca della figlia.
Dopo cento metri, il padre ha assisto ad una scena raccapricciante: l’auto della figlia in strada e, poco distante, un lenzuolo bianco che ricopriva il corpo di Giulia. Allontanato dai carabinieri, Francesco è tornato a casa per riferire l’accaduto alla moglie.
Giulia si era laureata in lingue, letterature e culture moderne presso l’università di Padova, per poi conseguire un master in economia e lingue dell’Europa orientale. Lavorava come traduttrice e addetta alla documentazione tecnica in una ditta metalmeccanica di Borgoricco (provincia di Padova). La ragazza, inoltre, era appassionata di moto e tre anni fa aveva comprato una Harley Davidson 1200 nera, con la quale le piaceva girare per le vie del paese.