Tutto è bene quel che finisce bene, ma quanta fatica, ecco come si è conclusa la vicenda del Gratta e Vinci rubato a Napoli dal tabaccaio del quartiere Stella Gaetano Scutellaro.
Si chiude, in maniera definitiva, anche se rimane aperta la questione processuale, la vicenda del Gratta e Vinci rubato ad una donna di 69 anni dal tabaccaio del rione Materdei nel quartiere Stella di Napoli.
I fatti. Lo scorso 3 settembre la donna, una pensionata del quartiere, compra nella tabaccheria di proprietà della moglie di Gaetano Scutellaro un tagliando del concorso Gratta e Vinci. Lo utilizza e scopre di aver vinto la clamorosa cifra di 500.000 euro. Stordita, ma felice, dall’accaduto si reca nel punto vendita e comunica al titolare quanto avvenuto.
Ma in maniera repentina Scutellaro le sottrae il tagliando e fugge in scooter. Il tabaccaio farà perdere le sue tracce, anche ai familiari, per 48 ore. Sarà bloccato dagli agenti della Polaria di Fiumicino, domenica 5 settembre mentra tenta di imbarcarsi per le Fuerteventura. Ma non solo.
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Il tabaccaio del Materdei aveva, nel frattempo, aveva trovato il modo di depositare il tagliando nella filiale di una banca a Latina al fine di procedere all’incasso della clamorosa vincita. Ricordiamo che le vincite oltre i 1000 euro non vengono pagate al portatore ma bonificate direttamente da Lotterie Nazionali Srl.
Nel frattempo le indagini fanno il loro corso e sullo Scutellaro emergono anche diversi precedenti tra i quali alcuni per concorso in rapina, con annesso omicidio e ricettazione. E viene chiarito quanto accaduto nella tabaccheria di Napoli.
Giacomo Scutellaro sostiene di aver confuso la cifra della vincita, 500 e non 500.000 euro, e di essere scappato per sottrarsi allo stress della separazione. La realtà accertata dai Carabinieri della Compagnia Stella è evidentemente ben diversa ed ha a che fare con furto, rapina e riciclaggio.
Tanto che, in queste ore, l’anziana cliente di Scutellaro torna in possesso, in via definitiva, del tagliando, il dissequestro è stato disposto dalla Procura della Repubblica di Napoli, e finalmente può incassare e godersi la vincita.
Il tabaccaio di contro è ristretto presso il Carcere di Santa Maria Capua Vetere con l’accusa di rapina ed estorsione. Ma non basta. Il suo gesto rischia anche di costare la licenza della tabaccherie alla moglie, l’effettiva titolare del punto vendita, dalla quale, nonostante al separazione non risulta legalmente separato.
Per la donna al danno di non poter beneficiare della percentuale che spetta alla rivendita dove è stato acquistato un tagliando vincente rischia di arrivare la beffa di dover chiudere l’esercizio.
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