I talebani, attraverso una lettera inviata al Segretario Generale António Guterres, hanno chiesto di poter prendere parte all’Assemblea generale delle Nazioni Unite, ospitata in questo momento da New York. Una richiesta che ha provocato anche la reazione del ministro degli Esteri italiano Luigi di Maio che ha risposto: “prima dimostrino di rispettare i diritti delle donne. Servono fatti, non parole”.
I talebani voglio entrare nei lavori dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite a New York. L’intenzione è stata espressa per via di una lettera indirizzata al Segretario delle Nazioni Unite Guterres. A inviare la richiesta è stato il ministero degli Esteri talebano Amir Khan Muttaqi – chiedendo che i talebani possano prendere parte al consesso. Proprio in tal senso, gli stessi talebani hanno nominato un nuovo portavoce all’ONU. Si tratta del rappresentante di stanza in Qatar Suhail Shaheen, ritenendo ormai deposto l’ambasciatore Ghulam Isaczai.
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La lettera è stata ufficializzata, come spiega SkyTG24, dal portavoce del Segretario Generale António Guterres, Stephane Dujarric. Adesso la richiesta e la nomina del portavoce dei talebani dovrà essere esaminata dal Comitato credenziali che conta nove Paesi, compresi gli Stati Uniti. Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, intervenuto a New York, ha affermato che i talebani dovrebbero prima allinearsi rispettando i diritti delle donne.
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Intanto nella giornata di ieri, i vertici del governo talebano in Afghanistan hanno incontrati i rappresentanti speciali della Cina, del Pakistan e della Russia, un passaggio per garantirsi ancor di più un riconoscimento di una parte della comunità internazionale. L’incontro ha visto la partecipazione del primo ministro talebano, Mullah Hassan Akhund – quella del ministro degli Esteri, Amir Khan Mutaqi e del ministro delle Finanze Hedayatullah Badri. Dall’altra parte invece, figuravano il rappresentante russo, Zamir Kabulov, il cinese Yue Xiaoyong e il pakistano, Mohammad Sadiq Khan. Come spiegano i principali media, citando una fonte talebana, le discussioni si sono concentrate sulla situazione in Afghanistan e sul rapporto con la comunità internazionale.