Sara Pedri, le pazienti l’hanno sempre descritto come un uomo incantevole al capo di un reparto d’eccellenza, mentre i suoi colleghi hanno descritto un’immagine diversa dell’ex primario.
Tra i colleghi ci sono anche gli operatori sanitari, che hanno sottolineato l’atteggiamento provocatorio e offensivo del primario nei confronti di altri medici, il profilo del doppio gioco.
Questo è emerso dalla relazione che gli ispettori del Ministero hanno redatto dopo aver interrogato infermieri e operatori sanitari del reparto, l’ex primario di ginecologia e ostetricia dell’Ospedale Santa Chiara di Trento, Saverio Tateo è stato accusato di esser stato il responsabile della scomparsa della sua collega scomparsa il 4 Marzo.
Il medico 59enne era conosciuto in tutta Pavia per aver lavorato al San Matteo per 10 anni, adesso è accusato per mobbing dopo la scomparsa della ginecologa.
Purtroppo della ginecologa 31enne non si hanno più notizie da diversi mesi, la sua auto è stata ritrovata tra il comune di Cis e di Cles in provincia di Trento, proprio vicino al ponte nei pressi del torrente Noce.
Il mistero è rimasto irrisolto e i Carabinieri stanno cercando di captare quante più informazioni possibili per riuscire a risolvere questo mistero ancora molto fitto sotto alcuni aspetti.
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Sara Pedri, cosa succedeva mentre lavorava con il primario durante le ore lavorative
Saverio Tateo ha lavorato anche nel reparto di ginecologia dell’ospedale San Matteo, sino a 10 anni fa per poi essere trasferito a Sondrio dove è stato nominato primario.
Il medico è originario di Bari, a Pavia aveva conseguito la Laurea per poi specializzarsi nell’ospedale San Matteo, il suo reparto di Trento è finito nell’occhio del ciclone proprio per le accuse di mobbing fatte dalla famiglia della ginecologa scomparsa e poi appoggiate anche da altri colleghi di reparto.
Gli ispettori del Ministero hanno esaminato e interrogato diversi colleghi e documenti, inoltre hanno trovato anche una mail inviata dalla ginecologa al suo primario con le intenzioni di lasciare il reparto al più presto.
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La relazione che c’era tra il Saverio Tateo e la ginecologa era molto tesa
Nella relazione gli ispettori dopo aver visionato la documentazione del reparto hanno notato una “elevata qualità delle cure”, il giudizio del personale è stato del tutto contrario, dove accusano di esser stati vittime di un atteggiamento vessatorio da parte del primario nei confronti dei medici e colleghi.
Gli ispettori hanno accennato ad alcuni episodi di mobbing e ostruzionismo forzato sul lavoro, ci sono stati anche molti insulti ai colleghi proprio dinanzi ai pazienti e l’esclusione dalla sala operatoria per “scopi mortificatori”.
A Luglio il primario Saverio Tateo è stato sospeso dalla sua attività proprio dalla direzione dell’Azienda Sanitaria, da qualche giorno è tornato in ufficio a Trento.
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Il suo avvocato Vincenzo Ferrante difende il primario proprio come il suo collega Salvatore Scuto, dichiarando che il trasferimento è stato illegittimo. La richiesta di licenziamento presentata dalla commissione disciplinare dell’Azienda sanitaria è sotto l’esame attento del Comitato dei garanti.
Nel caso fosse accolta, l’avvocato di Saverio Tateo potrebbe presentare ricorso al giudice del lavoro cercando di far reinserire subito il primario con un necessario risarcimento ai danni.