Venerdì 15 settembre è morto uno degli ultimi grandi editori napoletani: Tullio Pironti. Pironti ha avuto un importante impatto nella cultura italiana: fece conoscere al paese autori stranieri diventati poi famosi.
Tullio Pironti, nato nel 1937 a Napoli, è morto a 84 anni nella sua casa in via Toledo. Editore ed ex-pugile, Pironti ha lasciato il segno nel mondo della cultura italiana, grazie alla pubblicazione di libri di autori sia stranieri sia italiani che hanno avuto grande successo.
Pironti, la vita: da pugile a editore
Pironti prima di diventare editore lottò come pugile fino a quando, a partire dal 1972, decise di proseguire l’attività già svolta dal padre e dal nonno prima di lui.
I suoi avi si erano dedicati all’attività libraria in passato: tutto iniziò dopo la persecuzione del magistrato Michele Pironti durante il Regno Borbonico, il quale fu imprigionato con Luigi Settembrini, Carlo Poerio e altri patrioti. Dopo l’Unità d’Italia, Michele Pironti divenne ministro della Giustizia.
“La lunga notte dei Fedayn” è il titolo del primo libro pubblicato da Tullio Pironti, scritto dal giornalista Domenico Carratelli in seguito alla strage avvenuta alle Olimpiadi a Monaco di Baviera degli atleti israeliani e dei sequestratori palestinesi.
Il suo grande successo fu la pubblicazione de “Il camorrista”, scritto dal giornalista Giuseppe Marrazzo: il libro racconta del boss Raffaele Cutolo e da esso è stato tratto il film di Giuseppe Tornatore. Il testo, uscito nel 1984, suscitò molto scalpore: venne tradotto in tutto il mondo vendendo migliaia di copie. Pironti lo definì come il suo primo libro, poiché lo lanciò e da quel momento si cominciò a parlare della sua casa editrice.
Altri successi furono portati dalla pubblicazione delle opere di Nagib Mahfuz, scrittore e giornalista egiziano vincitore del Premio Nobel per la letteratura nel 1988.
Tra gli autori che Pironti fece conoscere al pubblico italiano si possono nominare Don DeLillo, Raymond Carver e Bret Easton Ellis.
Pironti pubblicò anche un volume intitolato “Libri e cazzotti”, curato dal giornalista Carratelli, nel quale raccontò la storia della sua vita da pugile a editore.
Il funerale di Pironti si terrà oggi, giovedì 16 settembre, alle ore 16.00 nella chiesa del Caravaggio a piazza Dante.