Denise Pipitone, la trasmissione russa che si era occupata di Olesya ha intervistato la donna e ne ha parlato anche Chi l’ha visto?
Chi l’ha visto? torna a trattare il caso di Olesya Rostova, la ragazza russa che nella scorsa primavera ha fatto molto parlare perché si credeva potesse essere Denise Pipitone. Non erano mancate allora le polemiche perché la trasmissione russa che aveva trattato il caso, aveva puntato più alla spettacolarizzazione della vicenda e provare davvero a risolvere il caso.
La stessa trasmissione ha rintracciato Valentina Rota, la donna nomade che ha accudito Olesya e la mamma. Nell’intervista ha detto che suo figlio, ormai morto, aveva avuto una storia con una donna dalla quale era nata Olesya. Aveva entrambe accudito in casa, poi la mamma della bambina era scomparsa dopo tre mesi e non ha saputo più nulla di lei.
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Denise Pipitone, ritorna la pista tunisina
Nel corso della trasmissione c’è però una sorpresa: la donna, insieme ad altri figli e nipoti si sottopone al test del dna. C’è una compatibilità tra Olesya e una delle altre persone e le due si abbracciano, anche se non si conosce ancora il grado di parentela. Già mesi fa si è avuto la conferma che Olesya non è Denise, nonostante molte cose lo facessero pensare, anche alcuni tratti somatici con la mamma, Piera Maggio.
Ma l’attenzione sulla piccola scomparsa a Mazara del Vallo il 1 settembre 2004 non è calata e nelle ultime ore è stata ripresa una vecchia pista che vuole la bambina portata in Tunisia con un peschereccio poco dopo il rapimento.
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Lo ha sostenuto di nuovo la giornalista Monica Zapparoli a Ore 14, la trasmissione di Milo Infante in onda su RaiDue che al caso sta dedicando molto spazio. La tesi del peschereccio era stata già sostenuta da Maria Angioni, il Pm che per primo ha indagato sulla scomparsa e che in estate ha scatenato delle polemiche per alcune dichiarazioni, accusando che all’epoca ci furono dei depistaggi.