Per Patrick Zaki oggi prima e unica udienza dopo un anno e sette mesi di detenzione. Rischia fino a cinque anni
È prevista per oggi la prima udienza e anche la sentenza a carico di Patrick Zaki, il cittadino egiziano studente a Bologna che nel suo paese è in carcere preventivo da un anno e sette mesi. Il processo si svolge presso la seconda sezione del tribunale d’emergenza per la sicurezza dello Stato a Mansoura e la sentenza non sarà appellabile.
L’udienza, che si svolge a Mansoura, in Egitto, nella seconda sezione del tribunale d’emergenza per la sicurezza dello Stato, arriva oggi dopo un anno e sette mesi di detenzione preventiva dello studente. Non potrà esserci appello alla sentenza, spiega ad Aki-Adnkronos International Lubna Darwish, il capo del dipartimento che si occupa dei diritti delle donne e la difesa di genere dell’Egyptian Initiative for Personal Rights (Eipr), ossia l’organizzazione non governativa egiziana che con lo studente aveva una collaborazione.
La contestazione principale fatta a Zaki è un articolo scritto nel 2016 in difesa della minoranza di cui fa parte, quella copta. Rischia fino a cinque anni di carcere.
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Patrick Zaki, la sua storia
Zaki è in carcere dal febbraio del 2020 e la sua storia, come molte altre nel suo paese, comincia nel 2011 quando fu rovesciato il potere del dittatore Mubarak. Con l’approdo al governo del generale Al-Sisi, la situazione democratica non è cambiata molto e Zaki, da sempre attivo e sensibile alle tematiche dei diritti umani, comincia ad interessarsi di tale ambito ancora di più.
Si iscrive a un master all’Università di Bologna e all’inizio del 2020 torna in patria per qualche settimane dalla famiglia, ma viene arrestato e la detenzione allungata di tanto in tanto, senza mai essere sottoposto a processo.
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Il Italia in questi mesi molti si sono mobilitati in difesa del giovane 30enne che sarebbe stato torturato e arrestato con un falso documento. A luglio, su iniziativa dei deputati del Pd Lia Quartapelle e Filippo Sensi, la Camera ha approvato la mozione che conferisce la cittadinanza italiana a Zaki ma l’iter è ancora in corso.