Il ministro “tecnico” della Transizione ecologica, il professor Roberto Cingolani , afferma che a partire da prossimo trimestre le bollette energetiche potrebbero aumentare del 40%. Dunque una brutta notizia per le famiglie italiane che a fatica stanno riprendendo le forze economiche dopo due anni di pandemia. L’1 ottobre l’Autorità per l’energia (Arera) comunicherà le tariffe aumentate per tutti quelli che non si sono ancora rivolte al mercato libero. La causa è l’innalzamento storico dei prezzi di gas ed elettricità, dopo il fermo causato dal Covid le aziende ora tornano a lavorare a pieno regime, e la domanda di energia si impenna.
Già lo scorso trimestre la bolletta elettrica è aumentata del 20% e il ministro durante un convegno della Cgil prevede un aumento del doppio per il per i prossimi tre mesi. Queste vengono definite dal politico come “quote di inquinamento” che i produttori di energia e in parte le industrie inquinanti sono tenuti a pagare per ogni tonnellata di Co2 che disperdono nell’ambiente, che ad oggi ammontano a oltre 60 euro l’una.
L’aumento dei prezzi internazionali di gas naturale e petrolio è ormai evidente. La benzina viaggia attorno a 1,8 euro al litro, e il gasolio quasi a 1,6. Questo è il risultato che la forte ripresa economica ha causato sulle quotazioni della CO2, cioè dei “permessi ad inquinare” che le aziende più “sporche” devono pagare a quelle più virtuose che usano energie rinnovabili.
Solo nel secondo trimestre il Paese ne ha ricavato quasi il doppio rispetto allo scorso trimestre del 2021, circa 719 milioni di euro. Anche questo però non basta per evitare impennate come quella in arrivo in autunno anche perchè metà dei proventi al fondo ammortamento titoli di Stato, cioè a ridurre il debito pubblico. Per attenuare alle famiglia italiane i rincari delle bollette, nel mese di luglio il governo ha stanziato 1,2 miliardi, ma questa volta ci vorranno molte più risorse per contenere il rincaro.
Il messaggio più importante che il minsitro voleva trasmettere è che è importante attuare la transizione ecologica il prima possibile riuscendo a trasformare l’energia elettrica in energia elettrica rinnovabile fino a produrre energia elettrica rinnovabil in Italia oltre il 70%.
POTREBBE INTERESSARTI: Scuola, si torna in classe tra Green Pass, test e mascherine: le regole
Dopo il convegno il Ministro precisa però che il governo Draghi si sta impegnando per mitigare i costi per la transizione verso le energie più sostenibili sia rapida e non penalizzi le famiglie. Cingolani infatti rassicura che sono in cantiere progetti durature anche a livello fiscali.