In Francia un team di scienziati ha sviluppato un programma di intelligenza artificiale in grado di diagnosticare con largo anticipo il tumore al polmone. L’algoritmo tuttavia non è ancora in grado di riconoscere efficientemente i falsi positivi.
Un particolare programma di intelligenza artificiale sarebbe in grado di individuare i segnali del tumore ai polmoni fino a un anno prima rispetto ai metodi di diagnostica attualmente utilizzati. È secondo quanto emerso da uno studio condotto da un team di scienziati dell’Istituto nazionale francese per la ricerca in scienze e tecnologie digitali dell’Universitè Cote d’Azur, dall’Ospedale universitario di Nizza e dall’azienda Therapixel. La ricerca è stata presentata al Congresso internazionale della European Respiratory Society.
I dati aggiornati registrano che il cancro ai polmoni provoca ogni anno 1,8 milioni di morti in tutto il mondo. La malattia genera una crescita incontrollata di cellule maligne che, formando una massa, vanno a ostruire il flusso dell’aria o a provocare emorragie. Nella maggior parte dei casi tuttavia viene diagnostica in una fase già avanzata, rendendo più complicata la cura. L’algoritmo sviluppato anticiperebbe invece di gran lunga la diagnosi sulla base delle scansioni TC (tomografie computerizzate) di circa 900 pazienti con crescite sospette di masse tumorali.
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Tumore al polmone identificato in anticipo dall’intelligenza artificiale: i dettagli dello studio
Come spiegato da Benoit Audelan, a capo dell’equipe di ricerca, lo screening per il tumore al polmone tramite intelligenza artificiale permetterebbe di coadiuvare il lavoro di esperti e radiologi, rendendo così il processo di diagnostica più rapido ed efficiente. L’algoritmo è stato testato su diversi set di 1,179 pazienti già parte da tre anni di un lavoro di follow-up. Complessivamente ha identificato 172 dei 177 tumori maligni, con un’efficacia del 97%. I cinque tumori non riconosciuti erano situati nella parte centrale del torace, area in cui risultano più difficili da distinguere.
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Gli scienziati hanno anche valutato la capacità di riconoscere le neoplasie polmonari dalle TC effettuate un anno prima che diventassero evidenti: in quel caso l’efficacia è stata dell’85%. Il problema riscontrato durante lo studio riguarda tuttavia il mancato riconoscimento dei falsi positivi: troppe le aree identificate come sospette che in realtà erano sane. Il lavoro dunque, seppur già promettente, per evitare biopsie inutili necessita ancora di ulteriori miglioramenti prima di poter raggiungere la fase di utilizzo. L’obiettivo è fare in modo che il sistema possa essere in grado di distinguere con efficacia il tessuto maligno da quello non maligno.