Eitan, il legale della famiglia italiana: “Attiviamo convenzione dell’Aja”

Il piccolo Eitan, l’unico sopravvissuto alla tragedia del Mottarone, è stato portato dal nonno in Israele: è indagato per sequestro

Eitan
Shmuel Peleg, il nonno di Eitan (screen YouTube)

Vado a parlare col giudice tutelare per attivare la Convenzione internazionale dell’Aja“. Così Cristina Pagni, uno dei legali di Aya Biran, la zia paterna di Eitan, il bambino di sei anni unico sopravvissuto alla strage del Mottarone dove ha perso l’intera famiglia.

La donna ieri ha denunciato alla polizia che il bambino non ha fatto ritorno a casa dopo una visita concessa al nonno materno, Shmuel Peleg, che lo ha portato in Israele con un volo privato. La Procura di Pavia ha dunque aperto un fascicolo nei confronti dell’uomo ora indagato per sequestro di persona che era in possesso del passaporto del nipote.

I legali del 58enneisraeliano, Sevesi, Carsaniga, Polizzi hanno dichiarato che l’uomo ha agito d’impulso, estromesso dalle udienze e preoccupato per la salute del bambino. Il piccolo, infatti, sta proseguendo nel suo percorso riabilitativo fisico e psichico.

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Eitan, la nonna conferma che si trova in Israele

La famiglia di Eitan scomparsa nella tragedia (foto Facebook)

In un’intervista a alla radio israeliana Radio 103, Ety Peleg, la nonna, ha detto che il bambino è a Tel Aviv, in ospedale. “Non c’è stato alcun rapimento, voleva tornare qui da tempo”, ha dichiarato, aggiungendo che le sue condizioni di salute sono pessime.
Non aveva legami con la famiglia di Aya, ha affermato, e che erano quattro mesi che il bambino non veniva visto da un medico che non fosse la zia che lo aveva in affidamento e “che si occupa di detenuti”.

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Con l’intenzione di attivare la Convenzione dell’Aja (che riguarda la sottrazione di minori a livello internazionale) da parte dell’avvocato della famiglia italiana è in vista quindi una lunga battaglia legale, considerando anche l’apertura del fascicolo da parte della Procura di Pavia.

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