Maurizio Milani, chi è il comico televisivo: carriera e successi

Maurizio Milani, in realtà il suo nome è Carlo Barcellesi, il comico, scrittore autore e attore di teatro nasce a Codogno in provincia di Lodi.

Maurizio Milani, chi è il comico che ha collaborato con Zelig (Foto dal web)
Maurizio Milani, chi è il comico che ha collaborato con Zelig (Foto dal web)

Esordisce con Zelig a Milano nel 1987, per poi esser lanciato tramite il programma tv “Su la testa” condotto da Paolo Rossi nel 1992. Durante la sua carriera televisiva ha partecipato a diversi programmi di successo come “Cielito Lindo” nel 1993, Scatafascio nell 1998, Comici nel 1999, Facciamo Cabaret sempre nel 1999 e Che Tempo che fa dal 2003 al 2008.

Attualmente scrive per i quotidiani “Il Foglio” e “La Repubblica”, ha collaborato anche con la rivista “Max”. Nel suo curriculum vanta la pubblicazione di alcuni libri tra i quali ci sono i racconti surreali provinciali e padani.

I suoi racconti sono perlopiù sentimentali ha pubblicato infatti tre libri: Vantarsi, bere liquori e illudere la donna, La donna quando non capisce s’innamora, In amore la donna vuole tribolare.

Il suo luogo di nascita Codogno è stato nei mesi passati lo scenario dell’epidemia Covid-19, infatti in questi mesi è tornato a casa, proprio per dare il suo supporto durante la tragedia che ha colpito le sue terre.

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Maurizio Milani, il comico parla dell’effetto devastante che il Covid ha avuto su Codogno

Il comico ha dichiarato in una intervista l’anno scorso che uno dei simboli di questa pandemia potrebbe essere senza dubbio il cimitero, ovvero un monumento imponente per una cittadina di al massimo 16.000 abitanti.

La faccia è stata apprezzata da tutti, la piazza principale è diventata la mate di giornalisti e collegamenti da tutto il mondo. I Codognesi durante i mesi difficili del lockdown si sono rivolti anche ai santi tra cui San Biagio il patrono e Santa Francesca Cabrini, la quale nacque proprio a Codogno.

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Il centro della città era percorso solo dai giornalisti, mentre durante i giorni della zona rossa la città sembrava un territorio di guerra, dove sfrecciavano ambulanze, esercito e forze di polizia.

A Codogno ci sono state più di 300 vittime a causa del Covid-19, i figli hanno perso entrambi i genitori, mentre altri hanno perso i figli. Purtroppo neanche la comicità riuscirebbe a sdrammatizzare un ricordo del genere.

Tutti hanno avuto tantissima paura durante la pandemia, Codogno attualmente sta cercando di risollevarsi, ma purtroppo questo non è facile, ci vorrà tanto tempo e bisognerà debellare questa pandemia una volta per tutte prima di riuscire a sorridere nella città di Codogno.

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