Continua la devastazione causata dall’uragano Ida: è di 45 morti il bilancio, solo nel nord – est degli Stati Uniti. Un numero che purtroppo potrebbe crescere nelle prossime ore. Oltre 20 morti sono stati registrati nel New Jersey, altri 13 a New York City. Mentre il resto delle vittime hanno perso la vita a causa della tempesta negli Stati più ad est, come la Pennsylvania, il Connecticut, Maryland, New Jersey, New York e la Virginia.
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha sottolineato la gravità della situazione negli Usa. La grave tempesta provocata dall’uragano Ida ha devastato in lungo e in largo gli Stati, catapultati nel timore che Ida possa mettere in ginocchio buona parte del continente come nel 2015, quando Katrina provocò la morte di oltre 1,800 persone. “Il bilancio provocato dalla coda dell’uragano nel nord est americano continua ad aggravarsi” ha spiegato Biden, spiegando che, come nel caso degli incendi boschivi, anche queste tempeste sono la dimostrazione dei danni provocati dal cambiamento climatico. In questa occasione Biden ha esortato il Congresso ad approvare il Build Back Better, il pacchetto che comprende il rilancio e la nuova costruzione di infrastrutture, nell’insieme del piano di rilancio dalla crisi pandemica.
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Testimoni della devastazione provocata dall’uragano, sono stati gli Stati dell’Atlantico centrale, che hanno, come spiega Rai News, dovuto affrontare ben due tornado che hanno causato forti piogge, venti estremi e allagamenti. Ingenti danni anche a New York City, dove le autorità sono state costrette ad evacuare, con una difficile operazione la metropolitana. L’appello del sindaco di New York Bill de Blasio,, è stato nuovamente quello di non uscire di casa, evitare le metro e la guida di mezzi di trasporto privati.
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Scene apocalittiche, con alberi spezzati dall’ira dei venti e piogge torrenziali che in una sola ora ha fatto registrare gli 80,01 mm. L’acqua ha impattato anche il trasporto pubblico sotterraneo. Decine di video postati dagli utenti mostrano fiumi d’acqua investire la metro di New York. Adesso la crisi sembra arrivata all’apice, e la gestione dell’emergenza sarà molto complicata anche nelle prossime ore.