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Italia-Bulgaria 1-1, segna Chiesa, ma pareggia Iliev: tabellino e highlights

Published by
Lorenzo Nicolao

Tante occasioni per gli Azzurri ma poco cinismo. Per il fortino bulgaro un punto prezioso

Italia-Bulgaria, tabellino e highlights

Italia-Bulgaria, tabellino e highlights

Italia-Bulgaria, tabellino e highlights – Prosegue l’avventura dell’Italia alle qualificazioni per Qatar 2022. All’Artemio Franchi di Firenze le fa visita la Bulgaria di Jasen Petrov, un’avversaria più che alla portata dei campioni d’Europa. Gli Azzurri sono a nove punti e quindi a punteggio pieno nel girone e vogliono conquistare un’altra vittoria per rimanere saldamente in testa al proprio girone. Nella prima pausa per le nazionali dei campionati delle squadre di club in corso, Roberto Mancini sceglie di base la sua formazione titolare, con Emerson Palmieri al posto dell’infortunato Spinazzola e Acerbi al centro della difesa in coppia con Bonucci al posto di Chiellini. Sulla destra, Florenzi al posto di Di Lorenzo. Addirittura prima presenza in stagione per Donnarumma, che con il Psg ha fino a questo momento collezionato solo panchine. La Bulgaria gioca con il 4-3-3, modulo speculare a quello della squadra di Mancini, con Petrov che punta sul tridente formato da Yomov, Despodov e Iliev. Nei primi minuti del match gli attaccanti bulgari non toccano però quasi mai il pallone, con la Nazionale italiana che invece si distende molto bene sul campo, dominando subito il centrocampo e guadagnando metri rispetto agli avversari. Per la condizione fisica mostrata in campo gli Azzurri sembrano ancora in ottimo stato di forma, esattamente come durante gli ultimi Europei disputati e vinti. La Bulgaria punta principalmente sul gioco aereo, cercando una sponda o una spizzata di testa da parte di Iliev, ma non è facile per il centravanti bulgaro farsi trovare smarcato tra le maglie di due difensori del calibro di Acerbi e Bonucci. Qualche imprecisione nell’intesa tra Insegna e Immobile, ma ancora una volta è il terzo giocatore del tridente a fare la differenza già dopo un quarto d’ora di gioco. Dopo qualche accelerazione efficace, proprio Chiesa approfitta di una triangolazione rapida con la punta della Lazio, infilando poi il pallone con una rasoiata bassa alla sinistra del portiere Georgiev, sul quale l’estremo difensore bulgaro non può praticamente nulla. L’Italia è avanti al 16’ e la partita sembra già indirizzarsi sul giusto binario per gli uomini di Mancini. Gli avversari degli Azzurri sembrano far fatica a contenere la manovra offensiva italiana, mentre l’allenatore campione d’Europa preferisce dare indicazioni ai suoi giocatori e a mettere a punto il gioco dei suoi, possibilmente anche con qualche esperimento. Si vede comunque quanto l’Italia sia ormai una squadra capace di mostrare una prestazione corale e di fare la differenza in campo con tutti i suoi uomini. Barella è il primo ammonito della gara per gioco scorretto, ma gli Azzurri trovano facilmente spazio con un pressing degli avversari spesso troppo timido, tanto che il centrocampista dell’Inter poteva tranquillamente risparmiarsi il cartellino giallo, almeno in questa fase della gara. Non ci sono tante occasioni da rete, ma di fatto si gioca solo nella metà campo bulgara. Per un fallo su Verratti in mezzo al campo, che stava accompagnando bene l’azione offensiva, anche Yomov viene ammonito, riportando in parità il conto dei cartellini. Dove non arrivano Jorginho e Verratti è però Insigne il regista avanzato dell’Italia. Gli Azzurri si trovano abbastanza facilmente, mentre i bulgari non riescono a spezzare le trame del gioco degli avversari, ma preferiscono difendere dietro la linea del pallone. Gli Azzurri ripartono con due passaggi e attaccano la Bulgaria in ampiezza. La differenza del tasso tecnico è evidente alla mezz’ora di gioco, anche se non si sono presentate troppo azioni per raddoppiare il vantaggio di Chiesa. Chi si è avvicinato di più alla seconda rete azzurra è Insigne, ma in più di un’occasione non è stato fortunato nelle conclusioni, quando con il suo abituale tiro a giro, quando con un tiro forte sul primo palo. Ci prova anche lo stesso Immobile, ma in questo caso è il portiere bulgaro a salvare con un intervento provvidenziale. La parata acquista un valore ancora maggiore, se si pensa che al 39’ è l’Italia a farsi sorprendere dietro, con Florenzi che scivola e perde il passo rispetto a Despodov, che invece è molto bravo a scorgere libero Iliev in area dopo un inserimento e a servirgli un assist preciso per permettergli di superare Donnarumma di prima da distanza ravvicinata e segnare il gol del pareggio. A cinque minuti dall’intervallo le squadre si ritrovano così in perfetta parità, nonostante gli Azzurri avessero dominato per quasi quaranta minuti. A questo punto il pubblico del Franchi inizia a incitare i propri beniamini, comprendendo il momento di difficoltà. Prima della fine della prima frazione di gioco è Insigne a provarci nuovamente, dopo un controllo e un dribbling ben fatti ma, al momento del tiro verso la porta, è ancora una volta Georgiev a superarsi e a dire di no al capitano del Napoli. Senza recupero le squadre rientrano così negli spogliatoi per l’intervallo sull’1-1. Nel secondo tempo la formazione di Mancini deve provare a essere più cinico del primo, con la conquista dei tre punti, almeno sulla carta, che resta ampiamente alla portata, anche per quanto visto nei primi 45 minuti. Di fatto è stata solo una ripartenza a sorprendere la retroguardia azzurra.

La ripresa

Mancini per la seconda metà di gara sceglie di non cambiare nulla, anche se almeno nell’approccio alla partita, ora gli Azzurri sembrano molto più aggressivi, mettendo sotto pressione la difesa bulgara sin da subito. Nel primo quarto d’ora della ripresa si giocherà solo nella metà campo della squadra di Petrov. L’Italia attacca ma non riesce a trovare lo spiraglio giusto per poter tornare in vantaggio. La formazione avversaria continua a giocare tutta asserragliata in difesa e dietro la linea del pallone, mentre gli uomini di Mancini conducono la gara prevalendo ampiamente nel possesso palla e manovrando a tutto campo. I primi cambi sono per la squadra bulgara. Dentro Delev e Chochev al posto di Yankov e Yomov. Dopo una decina di minuti anche il C.t. azzurro deciderà di sostituire Barella e Florenzi, evidentemente stanchi, favorendo l’ingresso di Cristante a centrocampo e Toloi sulla destra. Nonostante gli sforzi di Insigne e compagni, la Bulgaria tiene il campo e riesce a contenere gli assalti degli Azzurri. Nella retroguardia di Petrov è il terzino Nedyalkov a distinguersi per grande concentrazione e attenzione dal punto di vista tecnico, arginando i principali rischi che provengono dal lato di Chiesa, uno dei giocatori più pericolosi tra quelli allenati da Mancini. Dove non arrivano i difensori, è però Georgiev a mettersi in mostra, nel secondo tempo come nel primo, parando molto bene una conclusione di Immobile, con l’attaccante azzurro che in questa circostanza poteva far meglio, perché servito molto bene da un assist di smarcamento servito da un brillante Verratti. Fase di cambi per entrambe le squadre, con Iliev che esce al 70’ per fare spazio a Krastev, mentre Mancini inserisce Berardi e Raspadori al posto di Insigne e dello stesso Immobile, nel tentativo di variare le soluzioni offensive della sua squadra. Petrov risponde a sua volta a un solo quarto d’ora dal triplice fischio dell’arbitro Gozyubuyuk e puntando chiaramente sul pareggio finale. Kirilov e Malinov sostituiscono così Despodov e Vitanov, anche se dal punto di vista tattico di fatto non cambia nulla, solo nuove forze fresche ed energie in campo. Nel finale è Berardi a mancare di poco l’appuntamento con il pallone in area, ben appostato nel secondo palo. L’Italia continua ad avere le sue occasioni, ma questa sera sembra essere mancata l’incisività delle ultime partite, quelle dell’Europeo come le prime tre giocate nel girone di qualificazione ai prossimi Mondiali. Soprattutto poca presenza in area da parte degli uomini di Mancini, ma questo è dovuto anche alla grande compattezza difensiva messa in campo dalla Bulgaria per tutta la durata della partita. I minuti di recupero sono cinque, ma nonostante il grande impegno di Raspadori e compagni sul fronte offensivo, gli Azzurri non riescono a segnare una seconda rete. Mancini nel finale, solo per il recupero, decide di inserire anche il capitano della Roma Pellegrini al posto di Emerson Palmieri, ma la sostituzione in extremis, con tanto di cambio modulo, non porterà il risultato sperato. In questa fase della gara prevale la stanchezza e al triplice fischio del direttore di gara Gozubuyuk la formazione azzurra non può che accontentarsi di un punto, nonostante avesse forse meritato di più, con un po’ di amarezza per il risultato. Domenica sera la sfida con la Svizzera, nella quale ci si aspetta comunque un successo, proprio come nella fase a gironi degli ultimi vittoriosi europei.

 

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Italia-Bulgaria 1-1: Tabellino e Highlights

Reti: Chiesa 16’, Iliev 39’

Italia (4-3-3): Donnarumma, Emerson Palmieri (Pellegrini 90’), Acerbi, Bonucci, Florenzi (Toloi 64’), Verratti, Jorginho, Barella (Cristante 64’), Insigne (Berardi 74’), Chiesa, Immobile (Raspadori 74’).
Allenatore: Roberto Mancini

Bulgaria (4-3-3): Georgiev, Nedyalkov, Antov, Petko Hristov, Andrea Hristov, Yankov (Chochev 57’), Vitanov (Malinov 75’), Kostadinov, Yomov (Delev 46’), Despodov (Kirilov 75’), Iliev (Krastev 70’).
Allenatore: Jasen Petrov

Arbitro: Serdar Gozubuyuk

Ammoniti: Barella, Yomov, Toloi, Nedyalkov

Espulsi: 

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