Luigi Beggiato, chi è l’atleta paralimpico a Tokyo 2020

Luigi Beggiato, è un atleta padovano che gareggia per il circolo sportivo Guardia di Finanza di Modena, durante la sua prima partecipazione alle Paralimpiadi ha conquistato la medaglia d’argento nei 100 stile libero nella S4.

Luigi Beggiato, chi è il campione di nuoto paralimpico italiano (Foto dal web)
Luigi Beggiato, chi è il campione di nuoto paralimpico italiano (Foto dal web)

Il nuotatore circa 4 giorni fa nella piscina dell’Aquatics Centre di Tokyo si è posizionato secondo in 1’23’’21 proprio alle spalle di Takayuki Suzuki e dinanzi al russo Roman Zhadanov.

L’atleta nasce il 7 Aprile 1998 a Monselice, si tessera per il Circolo Sportivo Guardia di Finanza Modena, purtroppo dalla nascita ha una tetraiperflessia e un deficit funzionale al suo braccio sinistro.

All’età di 3 anni sperimenta l’acqua per riuscire a seguire la riabilitazione, da quel momento in poi è nata una vera e propria passione che lo porterà ad esordire in una gara nel 2010.

Durane l’esordio in una Paralimpiade, vanta nel suo curriculum come miglior risultato le medaglie d’argento nei 50 e nei 100 stile libero, ha guadagnato una medaglia di bronzo nei 200 stile libero durante gli Europei di Funchal 2021.

Ha anche un fratello gemello e un altro più piccolo di 17 anni, studia Scienze della Comunicazione e dopo aver concluso la sua carriera da atleta, sogna di diventare un giornalista sportivo.

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Luigi Beggiato, dopo aver gareggiato e completato la sua carriera agonistica sogna di essere un giornalista sportivo

L’atleta sta frequentando l’Università e sta proseguendo con passione gli studi proprio per riuscire a proseguire nella strada giusta per diventare un giornalista sportivo.

Il suo brano preferito è What I’ve Done dei Linkin Park, questa è una frase che gli piace ripetere a sé stesso dopo ogni gara disputata nei Giochi Paralimpici di Tokyo 2020.

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Durante il suo tempo libero ama guardare le serie tv, gli piacciono tante serie tv, tra cui sono Dr.House, Mindhunter e Peaky Blinders. Insomma il tipico ragazzo della porta accanto, semplice, genuino e dal senso dell’umorismo spiccato.

Il suo percorso nei Giochi Paralimpici di Tokyo 2020 non è ancora terminato, in molti non aspettano altro che vederlo all’opera in questa Paralimpiade, molti sono i suoi sostenitori accaniti, tra cui ci sono anche i suoi genitori e la sua famiglia, i primi fan dell’atleta.

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