Alessandro Ossola, perse sua moglie e una gamba a causa di un incidente in moto, adesso corre i 100 metri alle Paralimpiadi di Tokyo 2020.
L’atleta è al suo debutto per quanto riguarda una competizione paralimpica, dopo il tragico incidente è riuscito a trovare una fonte di luce nel bel mezzo di un buio persistente.
Durante l’Agosto del 2015 l’atleta ha avuto un incidente in moto, venne coinvolta sua moglie, la quale purtroppo è deceduta, e l’atleta ci ha rimesso anche la gamba sinistra.
La sequenza di queste due tragici avvenimenti, gli ha destabilizzato il suo modo di vivere, ma nonostante tutto l’atleta azzurro non si è arreso ed è riuscito a reinventarsi correndo i 100 metri nei Giochi Paralimpici di Tokyo 2020.
Il suo obiettivo più grande è quello di aiutare tutte quelle persone che sono in difficoltà a non mollare mai la presa, neanche dinanzi alle proprie paure, insicurezze oppure ostacoli insormontabili, questo è uno dei tanti motivi per il quale ha voluto fondare l’Associazione Bionic People.
Il suo motto è il seguente: “C’è sempre vita da vivere”, il suo unico concetto madre è quello di non fermarsi mai dinanzi ad un incidente di percorso.
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Alessandro Ossola, bisogna concentrarsi sempre al futuro, lo sport è una fonte di luce in mezzo al buio pesto
Lo sport gli ha dato la spinta giusta per avere degli obiettivi da raggiungere ed essere nuovamente felice e sereno come una volta. Il suo incidente lo ha stravolto sia dal punto fisico che dal punto di vista mentale.
Nel momento in cui ha imparato a camminare di nuovo è stato come se fosse rinato un’altra volta, il suo desiderio di aiutare il prossimo è molto forte, proprio perché vorrebbe che tutti riuscissero a riprendere la propria vita in mano.
A causa della tragedia, l’atleta classe 1987, ha dichiarato che la sua gamba sinistra si danneggiò in maniera drastica, questo gli comportò un mese in ospedale, per poi decidere con i medici di optare per un’operazione la quale gli avrebbe permesso di camminare con una protesi.
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Per quanto riguarda la sua salute mentale, l’atleta ha dovuto ricominciare tutto da zero, camminare era qualcosa di nuovo, perciò ha dovuto nuovamente imparare a camminare, il suo equilibrio era cambiato, così come la sua percezione del tempo.
L’atleta giocava a calcio, a golf e andava sullo snowboard, ma dopo il tragico incidente si è dedicato all’atletica. Durante il campionato europeo si è classificato terzo segnando un importante record italiano.