Muore un tifoso bianconero, ci troviamo a Perugia, dopo la sconfitta impartita dall’Ascoli ai padroni di casa, l’uomo si è accasciato in curva a causa di un infarto.
Saric è stato il protagonista indiscusso del match, il Perugia essendo dotto i dun gol è riuscito a pareggiare per poi passare in netto vantaggio, ma solo dopo 4 minuti l’Ascoli è riuscito a ribaltare il risultato.
Il match finisce 3-2 per l’Ascoli che ha mostrato le reti di Saric, Carretta, Rosi, ancora Saric e Dionisi su rigore.
Purtroppo a fine partita c’è stato il dramma inaspettato, dopo che i bianconeri avevano festeggiato sotto la curva, un uomo e accanito sostenitore dell’Ascoli è morto a causa di un infarto nel settore dei tifosi ospiti.
La vittima è un uomo di 60 anni che risiedeva a San Benedetto del Tronto, i soccorsi sono stati inutili, e molto tardivi, infatti dopo circa un’ora sono giunti i sanitari del 110 al Curi, purtroppo non è stato possibile far nulla per salvare l’uomo.
L’uomo era Luigi M. morto a causa di un malore, si è accasciato e ha sbattuto la testa proprio davanti agli occhi di suo figlio che incredulo ha assistito alla scena.
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Muore tifoso bianconero, i testimoni dichiarano che i soccorsi sono arrivati in ritardo
Alcuni dei tifosi tra gli spalti hanno dichiarato che il defibrillatore è arrivato tardi, adesso gli investigatori stanno cercando di capire tutti i dettagli del caso.
I tifosi rimasti sugli spalti, sono stati fatti defluire al di fuori dello stadio per permettere ai paramedici di salvare il 60enne tramite il massaggio cardiaco, purtroppo non è stato possibile salvarlo.
Lo stesso episodio accadde un anno fa con Daniele Atzori un 45enne della provincia di Cagliari, il quale morì per un arresto cardiaco proprio 10 minuti dalla fine del match.
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Questo accadde sotto le urla degli ultrà fiorentini, i quali mentre il personale sanitario e i Vigili del Fuoco stavano soccorrendo l’uomo, intonavano il coro “devi morire, devi morire”.
Questo comportò una grave sanzione ai danni dei tifosi da parte del club, il quale cercò di far sentire la sua vicinanza alla famiglia della vittima, per poi punire aspramente i suoi tifosi.